IL COLPO

Castel San Giorgio, rubati gioielli per 200mila euro

Furto di rubini e diamanti all’oreficeria Gigi: commando blocca la strada con un’automobile

CASTEL SAN GIORGIO -  Un piano preparato nei minimi particolari, con l’obiettivo di svaligiare la nota gioielleria Gigi di Castel San Giorgio. ;a la banda di ladri non aveva fatto i conti con un residente che, svegliato dai rumori, si è reso conto del furto in corso ed ha urlato all’impazzata da un balcone. Ciò non ha evitato ai malviventi di impossessarsi di un bottino di preziosi per un valore di oltre 200 mila euro. La banda è entrata in azione alle 2.30 circa dell’altra notte, tra domenica e ieri. Pochi minuti prima era passata in zona una volante dei carabinieri che, come disposto dal maggiore Alessandro Cisternino alla guida della Compagnia di Mercato San Severino, effettua uno specifico servizio notturno di controllo del territorio con particolare attenzione per i centri di Castel San Giorgio, Siano e Bracigliano. I militari in servizio, insieme a quelli della locale stazione, erano passati da poco per via Rescigno, il rettifilo sul quale a poche centinaia di metri prima è situata la casa comunale. Proprio all’angolo con via Luigi Guerrasio, da oltre 20 anni, è presente la gioielleria Gigi.

Una volta passata la gazzella dei carabinieri, sarebbe scattato il piano dei malviventi che probabilmente da tempo studiavano il colpo e controllavano la zona. Un gruppo di professionisti del settore, viste la modalità d’intervento utilizzate nel colpo. Per stare tranquilli ed agire indisturbati, i ladri si sono protetti una eventuale fuga posizionando al centro della carreggiata, proprio dopo il Municipio, un’auto parcheggiata lungo la strada. In pratica i ladri hanno forzato le portiere della utilitaria e l’hanno sospinta in mezzo alla carreggiata. Nel frattempo che complici e pali controllavano la strada, scattava lo scasso. Armati di una grossa spranga di ferro i ladri hanno prima infranto la vetrina e poi, con un piede di porco, forzato e divelto la saracinesca, riuscendo in pochissimi istanti ad essere dentro al negozio. Una volta all’interno hanno iniziato a trafugare quanto esposto nelle vetrine, puntando la loro attenzione sugli oggetti più preziosi.

Completamente svaligiati il reparto dei solitari e quello delle gemme, nel bottino sono finiti diamanti, rubini e brillanti. Decine di collier e bracciali tennis oltre a parure in oro. Ma probabilmente l’obiettivo della banda di rapinatori era la cassaforte. I ladri si erano portati dietro un grosso baule che evidentemente volevano riempire. Tuttavia un piano in apparenza perfetto e ben organizzato, non poteva tenere conto della reazione di un residente. La gioielleria è situata al piano terreno di un palazzo e tutt’intorno ci sono edifici abitati. Un uomo, svegliato probabilmente dal rumore che i ladri avevano inevitabilmente provocato per rompere la vetrina e scassinare la saracinesca, si sarebbe affacciato al balcone e da una posizione laterale ha iniziato ad urlare a squarciagola. Un elemento non certo calcolato dai ladri che dinanzi alle urla dell’uomo si sono visti costretti ad interrompere il furto ed a scappare via, lasciando a terra il baule ed anche la spranga utilizzata per entrare.

Nel giro di pochi minuti i carabinieri, chiamati dai residenti, sono arrivati sul posto. Nel frattempo sono giunti anche i titolari. Da un primo, parziale conteggio dei preziosi trafugati, i ladri sarebbero comunque riusciti ad impadronirsi di centinaia di preziosi per un valore di oltre 200 mila euro. I carabinieri hanno sequestrato sia il baule che il piede di porco, oltre ad acquisire tutti i filmati delle telecamere di videosorveglianza sia private che pubbliche. Sul posto anche i militari della Scientifica per il rilievo di ulteriori elementi utili alle indagini.

Luisa Trezza