la vertenza

Cassintegrati dell’Alcatel oggi in corteo nella capitale

Viaggio della speranza a Roma per i dipendenti dello stabilimento battipagliese dell’Alcatel Lucent. Questa mattina, in concomitanza con l’incontro tra i vertici aziendali e le organizzazioni...

Viaggio della speranza a Roma per i dipendenti dello stabilimento battipagliese dell’Alcatel Lucent. Questa mattina, in concomitanza con l’incontro tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali al Ministero dello sviluppo economico, ci sarà una giornata di sciopero di tutti gli impianti della multinazionale francese in Italia. Parteciperanno anche i dipendenti del centro di ricerca e sviluppo di Battipaglia: per 31 di loro, su un totale di 120, la scorsa settimana è scattata la procedura per la cassa integrazione straordinaria.

In Italia, gli esuberi Alcatel sono 245. Mentre al Ministero si deciderà il destino degli impianti di ricerca e sviluppo di Alcatel Lucent in Italia, i lavoratori presidieranno la zona. Da Battipaglia si partirà con bus organizzati. Arrivato a Roma, il gruppo cittadino si riunirà con i lavoratori delle sedi Alcatel di Vimercate, Bari e Rieti. A Roma, i lavoratori battipagliesi sperano di rivivere il successo ottenuto due anni fa, quando lo stabilimento Alcatel di via Bosco Primo passò nelle mani del gruppo genovese Telerobot, con l’effigie della Btp Tecno. Nel giugno 2010, al termine di quella vertenza, l’Alcatel aveva sottoscritto con il Governo, la Regione, la Provincia, il Comune ed i sindacati un accordo per il mantenimento delle attività produttive e dei livelli occupazionali del sito di Battipaglia, oltre all’assunzione di dieci unità. «Oggi la multinazionale rinnega quell’accordo mettendo in cassa integrazione straordinaria 31 lavoratori – dicono i dipendenti della multinazionale presso lo stabilimento di Battipaglia – Con la cassa integrazione straordinaria con la motivazione della crisi aziendale, infatti, non è detto che, finito il periodo di Cig, rientreremo al lavoro. Vogliamo che il Governo intervenga in maniera decisa, proprio come è successo due anni fa».

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