Cassintegrati Amato Altri venti giorni per i pagamenti Inps

Cento operai senza indennità. Ieri l’incontro col consulente «Il pastificio è attivo. Occorre accelerare il nostro reintegro»

C’è apprensione tra i circa cento cassintegrati del pastificio “Antonio Amato” che ieri mattina hanno incontrato il consulente del lavoro Nicola De Caro, nominato dal curatore fallimentare Luigi Amendola, per chiedere un’accelerazione sui tempi di firma della cassa integrazione per vedersi riconosciute le tre mensilità attualmente arretrate. Il decreto del Ministero del Lavoro era arrivato lo scorso 31 gennaio ma la firma dei lavoratori era in programma per fine mese. Evidentemente le sollecitazioni dei lavoratori hanno avuto esito positivo. A partire da martedì, infatti, le procedure saranno sbloccate e l’incartamento sarà inviato all’Inps che provvederà, nel giro di una ventina di giorni, a liquidare gli stipendi di novembre, dicembre e gennaio. «I lavoratori - ha commentato Ciro Marino, segretario Uil Uila - non hanno fatto altro che chiedere ciò che è legittimo. Se il decreto ministeriale era arrivato, non aveva senso aspettare anche perché in questo modo si grava inutilmente su bilanci familiari già precari». In mattinata i lavoratori hanno stazionato in via Scavate Case Rosse fino alla conclusione dell’incontro, accogliendo positivamente la notizia dello sblocco dell’impasse burocratico. Ieri è stata anche l’occasione, per i lavoratori, di rivolgere un appello alle istituzioni. «Vorremmo che in questa Salerno così bella e proiettata verso il futuro - hanno dichiarato i lavoratori - qualche garanzia arrivi anche per noi. Il pastificio è attivo, occorre, quindi, accelerare per il reintegro di quante più unità possibili». Rimane, però, grande apprensione per il futuro. «A maggio scadrà il fitto - hanno poi sottolineato i cassintegrati - e speriamo che le promesse che ci sono state fatte siano mantenute. Corre voce che i 26 dipendenti attualmente impiegati da Dicado facciano anche gli straordinari; se così dovesse essere, chiediamo che sia data possibilità a qualcuno di noi di rientrare». I sindacati stanno monitorando la situazione e si dicono fiduciosi, anche su una eventuale e già richiesta anticipazione della pubblicazione del bando di vendita del pastificio. « Stiamo ragionando - ha detto in proposito Giuseppe Di Martino - con la curatela fallimentare e con le organizzazioni sindacali. È un’ipotesi percorribile ma va approfondita». A giorni potrebbero dunque essere convocate le parti sociali per ragionare sulla questione che, a questo punto, potrebbe essere la vera e propria svolta per molti lavoratori ancora non reintegrati.

Carmen Incisivo

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