Cassa integrazione record a fine anno

Nel terzo trimestre le richieste nel Salernitano sono cresciute del 20 per cento e la tendenza è all’aumento

«La protezione sociale per il lavoro in Italia dal 2008 al 2012». Questo il campo d’indagine del secondo rapporto della Uil- Servizi politiche del lavoro stilato proprio in questi giorni sulla base di dati Inps per capire quanto e come la crisi nel 2013 abbia impattato il mondo del lavoro.

Oltre 3,9 milioni (3,3 milioni la media negli ultimi 5 anni) le lavoratrici e i lavoratori che, nell’ultimo anno, sono stati protetti dal sistema degli ammortizzatori sociali, con un aumento del 20,5 per cento rispetto al 2011.

Fra le varie tipologie di ammortizzatori sociali per l’anno che sta per concludersi sono circa 4,2 milioni i lavoratori percettori di almeno un sussidio. «Infatti- si legge nell’indagine- a fine anno le ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga), supererà abbondantemente la soglia di 1 miliardo di ore autorizzate, mentre aumentano in modo vertiginoso le domande di disoccupazione (circa 2,4 milioni di domande) e 186 mila domande di mobilità».

Una situazione che ben ritrae, fatte le dovute proporzioni, anche lo status quo della regione Campania e della provincia di Salerno dove, come detto appena poche settimane fa riportando i dati sulle ore richieste di cassa integrazione accodate, la situazione rimane complicata.

Il dato definitivo sarà disponibile fra due settimane circa e il timore del segretario provinciale Uila-Uil Ciro Marino è che la moria non si arresti. «Le tendenze- ha detto- sono negative ma questa non è una novità, avremo un quadro più chiaro i primi di gennaio quando sarà possibile tirare le somme su quante aziende siano sopravvissute e dunque quanti posti di lavoro rimangano in piedi».

Il grande spartiacque sarà rappresentato dalla fine del 2013, quando sarà tempo di bilanci e molte aziende potrebbero decidere di tirar giù la saracinesca.

«Il rischio- ha detto Marino- è che ci sia una valanga di chiusure per la fine dell’anno, in provincia di Salerno sono state utilizzate moltissime ore di cig, nel terzo trimestre la domanda è cresciuta del 20 per cento e per l’ultimo trimestre la tendenza sembra essere addirittura peggiore con quella che, lo voglio anticipare, è una crescita vertiginosa della richieste di ore di cassa integrazione».

Analizzando l’andamento dei percettori di sussidi di mobilità si riscontra una costante crescita di anno in anno. «A questo punto- ha commentato Marino- bisogna riconoscere che non ci sono più aziende e lavoratori che pagano tasse ma passano tutti a carico della collettività facendo diventare gli ammortizzatori sociali strumento ordinario e non straordinario per superare una crisi. Bisogna puntare sulle politiche attive del lavoro e non dare solo sussidi altrimenti i consumi interni non cresceranno mai».

Carmen Incisivo

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