Caso Soget ad Angri, Ferraioli all’attacco del sindaco

ANGRI. Le nuove evoluzioni dell’affare Soget, in base alle quali sarebbe sotto inchiesta, per concorso in corruzione, anche il ragioniere Gerardo La Mura, in qualità di ex responsabile uoc...

ANGRI. Le nuove evoluzioni dell’affare Soget, in base alle quali sarebbe sotto inchiesta, per concorso in corruzione, anche il ragioniere Gerardo La Mura, in qualità di ex responsabile uoc programmazione e risorse, non potevano non scuotere i piani alti della politica cittadina.

In particolare ad accedere i riflettori sulla vicenda a dir poco spinosa è il capogruppo del Pd-centrosinistra Cosimo Ferraioli.

«Questo nuovo evento -afferma Ferraioli- rappresenta una continuità nel filone dell’inchiesta che riguarda il sindaco Mauri, e testimonia che le indagini non sono ancora concluse e che la vicenda dell'affidamento a mio avviso illegittimo alla Soget è tutt’altro che archiviata. Ho piena fiducia nella magistratura».

A margine Ferraioli non risparmi accuse al vetriolo in materia di gestione economica finanziaria da parte dell’amministrazione Mauri.

«Con il settore economico- finanziario, Mauri è particolarmente sfortunato -evidenzia Ferraioli- con una media di un funzionario ogni sette mesi e mezzo circa, credo che abbia effettivamente raggiunto un record che difficilmente gli altri comuni d’Italia vorranno superare, vista la delicatezza e l’importanza del ruolo. Piuttosto viene da chiedersi quali sono le reali motivazioni di tanti defenestramenti e defezioni: da incomprensioni politiche a divergenze tecniche, certamente ad Angri la poltrona scotta più che in altri comuni, grazie alla presenza del sindaco Mauri, capo di un’amministrazione, a suo dire, da imitare».

E ancora: «Qualche detrattore, di sicuro in malafede, obietterà che in fondo si tratta di cavilli tecnici, -prosegue Ferraioli- errori burocratici o formalismi eccessivi, come se in discussione fossero dei temi di scuola media e non atti amministrativi dai quali traspare in modo chiaro la volontà dell’estensore, la trasposizione in forma cartacea di una chiara volontà politica».

Così Ferraioli conclude nella sua analisi: «Mi preoccupa però, il fatto che a vigilare sull’operato del sindaco vi sia più o meno il vuoto: mi chiedo come sia possibile che in assenza di bilancio di previsione, si continui allegramente ad impegnare somme e liquidarle, probabilmente senza rispettare il frazionamento in dodicesimi e senza che la giunta ad inizio anno abbia riconfermato le dotazioni finanziarie ai capi settori: anarchia appunto».

Una questione destinata a fare discutere.

Maria Paola Iovino

©RIPRODUZIONE RISERVATA