Caso Priebke, è “rivolta” contro Galdi

Pesanti critiche al primo cittadino, pronto a far cremare la salma: “Offesa e oltraggio alla città”

Il sindaco Marco Galdi invia una lettera al premier Enrico Letta offrendo la disponibilità a far cremare il corpo di Erich Priebke nell’impianto del cimitero cavese e scatena la “rivolta” sul web e negli ambienti politici e dell’associazionismo. In particolare, in una nota, la sezione cavese dell’Associazione partigiani d’Italia (Anpi) e il comitato provinciale Anpi Salerno hanno invitato il sindaco a “ponderare bene una tale offerta. La presenza della salma del criminale nazista nella città che si onora di aver dato la cittadinanza a Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta ai campi di concentramento, esporrebbe la popolazione alle azioni di gruppi fascisti e neonazisti, che confluirebbero nella nostra cittadina. Cava – aggiunge l’Anpi – che ha dato i natali al maggiore Pasquale Capone, medaglia d’oro al valor militare, a numerosi partigiani e al generale Sabato Martelli, medaglia d’oro al valor militare, non può subire l’oltraggio di raduni nazifascisti”.

Critico nei confronti di Galdi anche il deputato di Sel, Michele Ragosta: «La lettera inviata del sindaco con la quale ha candidato la sua città ad ospitare la salma del boia delle Fosse Ardeatine per poterla cremare – ha sottolineato Ragosta - è un’offesa alla storia della nostra Resistenza, oltre che un modo di farsi pubblicità che è davvero di cattivo gusto. Galdi sta facendo a gara per accaparrarsi quei quindici minuti di successo che difficilmente potrebbe ottenere amministrando bene Cava».

Sulla stessa falsariga le affermazioni del consigliere di Rifondazione comunista Michele Mazzeo: «Con grande vergogna ho appreso dalla televisione nazionale della disponibilità del sindaco – ha detto – Tutto mi sarei aspettato tranne che scoprire che Galdi è un fervente fascista. Questo atto aggiunge altra vergogna a quella che già proviamo per il modo in cui è amministrata la città».

Lapidaria la replica del sindaco: «Non voglio in alcun modo speculare sulla vicenda Priebke – ha spiegato – La lettera inviata al presidente Letta doveva rimanere riservata. Mi sono reso disponibile a far cremare la salma qui perché Cava è la città della pace e di mamma Lucia, che tanta pietas dimostrò con le salme dei soldati tedeschi. Lungi da me, dunque, l’idea di fare pubblicità».

Alfonsina Caputano

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