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Caso Juventus, madri e sindaci in trincea

SAPRI. Un comitato per impedire l’annunciata chiusura, dal prossimo 2 gennaio, del Centro Juventus, struttura che a Vibonati serve oltre 70 pazienti diversamente abili o con gravi deficit motori di...

SAPRI. Un comitato per impedire l’annunciata chiusura, dal prossimo 2 gennaio, del Centro Juventus, struttura che a Vibonati serve oltre 70 pazienti diversamente abili o con gravi deficit motori di 17 comuni del Basso Cilento. Parte ufficialmente da Sapri la mobilitazione delle mamme dei giovani pazienti, dei cittadini e dei sindaci presenti alla conferenza istituzionale del Piano sociale di Zona S/9.

Dai banchi dell’aula consiliare del comune il sindaco Giuseppe Del Medico, in un documento sottoscritto, tra gli altri, dai primi cittadini di Vibonati, Ispani, Torraca, Tortorella e Camerota, ha chiesto al prefetto di Salerno la convocazione di un tavolo urgente con l’obiettivo di ottenere un incontro con Regione Campania e Direzione generale dell’Asl di Salerno, anche per avere chiarimenti se queste ultime fossero davvero a conoscenza della decisione della proprietà del Centro Juventus srl, nonostante non ci siano ancora notizie ufficiali sullo spostamento da Vibonati a Mercato San Severino. Proprietà assente alla conferenza e «che – dichiara Del Medico – dovrà prima o poi dirci quali sono i suoi piani aziendali». «Non molleremo fino a quando non ci sarà qualcosa di ufficiale sul destino di quelle che sono cure ‘salva-vita’ per i nostri figli nell’unica struttura ad hoc del Basso Cilento», tuonano le madri coraggio, pronte – dicono – ad azioni drastiche ed eclatanti. «È vero che esistono altri centri a rischio chiusura in provincia di Salerno, ma lì hanno le alternative a portata di mano, qui no». Una prima protesta pacifica sarà la fiaccolata in programma martedì 23 dicembre a Vibonati, con partenza alle 17 davanti all’ingresso del Centro.

Vito Sansone