Caso Claps, Restivo chiede udienza “a porte aperte”

L’unico imputato per la morte di Elisa Claps ha affermato di volere un interrogatorio pubblico. La Corte d’assise d’appello di Salerno deciderà il 16 aprile se accettare la richiesta

Danilo Restivo vuole parlare e raccontare la sua versione dei fatti. Ma vuole farlo davanti a tutti in un’udienza aperta e non a porte chiuse come previsto dal rito abbreviato con il quale si sta svolgendo, a Salerno, il processo di appello sull’omicidio di Elisa Claps e nel quale lui è l’unico imputato. Questa mattina, al Tribunale di Salerno, l’uomo è rimasto in silenzio. Contro di lui, però, il duro intervento dell’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, che ha definito Restivo «un macellaio in possesso di una lucidità impressionante capace di pianificare anche i depistaggi». La richiesta di voler parlare “a porte aperte”, avanzata da Restivo attraverso i suoi legali, Marzia Scarpelli e Alfredo Bargi, ha visto il parere negativo del pm e delle parti civili. La corte d’Assise d’Appello di Salerno, a fine mattinata, si è riservata la decisione, che sarà comunicata nella prossima udienza del 16 aprile. «Cercano solo pubblicità», ha commentato Gildo Claps. Alla base della richiesta, secondo quanto spiegato dagli avvocati di Restivo, «c’è il malessere che l’imputato ha provato leggendo alcune sciocchezze sulla stampa». Per questo Restivo «è davanti alla stampa che vuole rilasciare le sue dichiarazioni spontanee».