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Caso Castalia In campo il Consiglio di Stato

NOCERA SUPERIORE. «La sentenza emessa dal Tar chiaramente ci lasci insoddisfatti», spiega il consigliere Matteo Bove, tra i firmatari, insieme a Franco Scarano e Santolo Battipaglia, del documento...

NOCERA SUPERIORE. «La sentenza emessa dal Tar chiaramente ci lasci insoddisfatti», spiega il consigliere Matteo Bove, tra i firmatari, insieme a Franco Scarano e Santolo Battipaglia, del documento che si opponeva all’arbitrato tra Comune e azienda Castalia per risolvere il contenzioso sulla realizzabilità di opere a carico delle casse comunali.

«Nulla ci dice sulla legittimità dell’atto impugnato, lasciando un enorme punto interrogativo sulla vicenda. Chi ha votato quella delibera, dunque, porterà per sempre su di sé la responsabilità di aver perpetuato un sistema di potere che va avanti da anni e che sembra impossibile da scardinare. Immaginare che una sola ditta, qualunque essa sia, possa realizzare, senza alcuna gara d’appalto, lavori pubblici indebitando il comune per oltre 25milioni di euro è una scelta, che a mio avviso, resta politicamente ed economicamente sbagliata che verrà pagata a caro prezzo dai nostri cittadini. Fa piangere il cuore – continua Bove – pensare che la speranza di una Nocera Superiore migliore per i nostri figli debba infrangersi per colpa di pochi. Coscienti comunque che aver ragione, purtroppo, non basta, continueremo a ribadire la nostra posizione in tutte le sedi disponibili».

Alternativa al Tar, è il Consiglio di Stato. Castalia era entrata in contenzioso per poter realizzare opere con fondi a carico del bilancio comunale, tramite mutui alla Cassa Depositi e Prestiti, nonostante l’articolo 4 della convenzione stipulata nell’88, secondo cui «la Società si impegna a provvedere, per conto del Comune, agli adempimenti occorrenti per l’individuazione, l’istruttoria e l’ottenimento dei finanziamenti regionali, statali o comunitari occorrenti per l’esecuzione delle opere».

Davide Speranza

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