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Caso biomasse Un dossier a Bonavitacola

CAPACCIO. La contestata costruzione di una centrale a biomassa a Capaccio al vaglio della giunta regionale. Il Comitato Sorvella Sabatella ha consegnato in Regione dun dossier all’assessore e...

CAPACCIO. La contestata costruzione di una centrale a biomassa a Capaccio al vaglio della giunta regionale. Il Comitato Sorvella Sabatella ha consegnato in Regione dun dossier all’assessore e vicepresidente Fulvio Bonavitacola, chiedendo che siano «verificate le procedure che hanno portato al parere favorevole del Consiglio dei ministri emesso l’8 gennaio».

Intanto è stato organizzato un mega evento che si terrà il 5 marzo a Capaccio, a partire dalle 18. Via Magna Graecia si animerà con il “No biomass in Paestum music festival”. Si tratta di una manifestazione di sensibilizzazione, con il supporto di musicisti e comici che si alterneranno sul palco in una maratona in cui l’arte si oppone al degrado.

Nei documenti consegnati all’assessore regionale è stata effettuata tutta la cronistoria della vicenda e le motivazioni a supporto per la non realizzazione dell’inceneritore. «Non risulta verificato che ci siano alternative all'impianto di progetto, in altre parole la stessa produzione elettrica – si legge afferma - proposta dalla centrale a biomasse poteva essere sostituita da impianti con minore impatto ambientale, per esempio la realizzazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura dei fabbricati esistenti oppure sulle serre. Tale intervento alternativo avrebbe garantito inoltre un numero maggiore di posti di lavoro. Nella documentazione di progetto non risultano analizzate le emissioni di polveri fini ed ultrafini e di ossidi di azoto dei mezzi pesanti che ogni giorno alimenteranno la centrale».

Si unisce al coro del no anche l’associazione “Auriga Cilento”: «All’unanimità abbiamo deciso di prendere posizione pubblica in merito alla vicenda – afferma la presidente Tiziana Rubano - già in passato i nostri luoghi sono stati intaccati dalla scelleratezza dell’uomo, è nostro dovere non permetterlo oltre».