LA VICENDA

Caso Battisti, l'Italia chiede l'estradizione: "Protetto dall'asilo"

Nell'auto è stata trovata una "sostanza bianca" che verrà analizzata

ROMA - Non si placa la polemica relativa al fermo di Cesare Battisti che ha dichiarato alla polizia federale di "non temere di essere estradato in Italia", perché si sente "protetto" da un decreto dell'ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, che gli ha concesso un "visto permanente" nel paese sudamericano.

Tra gli oggetti trovati sull'auto in cui viaggiava Battisti e confiscati dalla polizia c'è anche un involucro contenente una 'sostanza in polvere di colore biancastro': lo rendono noto i media. Gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di cocaina e, su ordine del commissario Iuri de Oliveira, hanno sottoposto la confezione all'esame dei periti criminali.

Sulla questione è intervenuto il ministro della Giustizia Andrea Orlando: "L'Italia è fortemente determinata a far sì che Battisti sconti la pena, e la sconti nel nostro paese. E' questo un modo per restituire, almeno in parte, quanto è stato tolto al nostro paese e ai familiari delle vittime".  L'estradizione "è possibile" secondo il ministro. Orlando ha spiegato che "sono stati fatti tutti i passaggi necessari" presso le autorità politiche e giurisdizionali, ma dopo l'ultimo arresto dell'ex militante dei Pac ne verranno fatti altri. Il ministro ha ricordato come la richiesta di estradizione sia "ferma da tempo" presso le autorità brasiliane.