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Caso Alcatel Stabilimento di via Bosco verso chiusura

Drastico calo di vendite dei prodotti Alcatel in Italia: la multinazionale ha intenzione di lasciare aperti solo i siti di Vimercate, Rieti e Trieste. Il Centro Ricerca e Sviluppo di Battipaglia,...

Drastico calo di vendite dei prodotti Alcatel in Italia: la multinazionale ha intenzione di lasciare aperti solo i siti di Vimercate, Rieti e Trieste. Il Centro Ricerca e Sviluppo di Battipaglia, invece, chiuderà entro l'anno. Le indiscrezioni si stanno lentamente trasformando in realtà e neppure nel corso della riunione di mercoledì al Ministero dello Sviluppo Economico si è visto un barlume di speranza.

Gli esuberi in tutta Italia saranno 584, di cui circa sessanta a Battipaglia – ma in questo caso le cifre battipagliesi non sono ancora ufficiali – ossia ciò che resta al Centro di via Bosco Primo dopo il trasferimento di 38 unità (ed altre 14 da Rieti) alla Sesa-Nv Group di Roma. Poche speranze anche tra le organizzazioni sindacali. «Il governo non ha fatto molto per noi – ha commentato Francesco De Rosa, Rsu Alcatel a Battipaglia – e ha fornito ancora una volta un generico sostegno all’azienda che sembra ormai aver avviato il proprio cammino e non pare più intenzionata ad arrestarsi». Oggi, intanto, 52 dipendenti dell'Alcatel saranno trasferiti tra i ranghi della Sesa- Nv Group: 38 verranno dal Centro di Battipaglia. Sarà una cessione di ramo d'azienda senza alcun tipo di accordo sindacale, con il Governo che si è tirato completamente fuori dalla trattativa. Critico l'onorevole Edmondo Cirielli: «L’ennesima fumata nera sulla vertenza Alcatel conferma la totale incapacità del governo Pd-Pdl di tutelare i lavoratori e i livelli occupazionali nel sito di Battipaglia, centro di eccellenza e punto di forza per l’industria e l’economia del Sele e dell’intera provincia di Salerno», afferma il deputato di Fratelli d’Italia e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio.