Caso “Alcatel” Ok al Consiglio monotematico

Si terrà lunedì prossimo il consiglio comunale monotematico sulla vicenda Alcatel. L’incontro in assise, che inizierà alle 17, è stato espressamente richiesto anche dal presidente del parlamentino...

Si terrà lunedì prossimo il consiglio comunale monotematico sulla vicenda Alcatel. L’incontro in assise, che inizierà alle 17, è stato espressamente richiesto anche dal presidente del parlamentino cittadino, Ugo Tozzi. «In tanti dicono di essersi prodigati ed aver fatto richieste, ma ci voleva un atto ufficiale per convocare il consiglio, proprio come ho fatto io – dice Tozzi – ho deciso di recepire le istanze provenienti dai lavoratori dell’Alcatel di Battipaglia, convocando una riunione d’assise monotematica sull’argomento. Ormai è chiaro da due anni che l’azienda Alcatel Lucent non abbia alcuna intenzione di investire più a Battipaglia e quando finirà il periodo di cinque anni di affiancamento alla Btp Tecno saranno guai per tutti i lavoratori che sono rimasti con l’Alcatel. D’altronde l’azienda non vuole più avere rapporti con il Comune e neppure con la Regione, come ha dimostrato snobbando l’incontro che doveva tenersi a Napoli venti giorni fa. Vogliono confrontarsi solo con il governo centrale, ma noi dobbiamo comunque andare avanti per la nostra strada a tutela dei lavoratori battipagliesi».

Il sito di Battipaglia, fiore all’occhiello per ricerca ed innovazione, annovera oltre cento lavoratori, di cui 31 interessati dalla cassa integrazione. Due mesi fa, il sindaco Giovanni Santomauro aveva chiesto l’intervento dei vertici provinciali, regionali e nazionali, scrivendo anche una lettera al presidente del consiglio dei ministri, Mario Monti, al ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, al presidente facente funzioni della Provincia, Antonio Iannone, nonché a tutte le rappresentanze sindacali e per conoscenza al Prefetto Gerarda Pantalone.

Nella lettera si chiedeva un incontro sulla questione Alcatel. Un messaggio che finora non ha sortito effetti. Ora la vertenza arriva direttamente in Consiglio comunale.

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