mercatini a sant’agostino 

Casette più piccole Gli standisti chiedono di pagare di meno 

Chiedono il ricalcolo della Tosap e della Tari per la dimensione delle casette che non corrisponderebbero a quelle contenute nel bando e l’annullamento di una integrazione economica non prevista da...

Chiedono il ricalcolo della Tosap e della Tari per la dimensione delle casette che non corrisponderebbero a quelle contenute nel bando e l’annullamento di una integrazione economica non prevista da quanto stabilito in precedenza. Stavolta, la protesta degli standisti, si trasferisce in piazza Sant'Agostino con gli espositori che hanno fatto protocollare, tramite un legale, una lettera indirizzata al sindaco Vincenzo Napoli, all’assessore al commercio Dario Loffredo ed al responsabile dell’ufficio delle attività produttive Alberto Di Lorenzo. Diverse le contestazioni mosse all’amministrazione comunale, in primis, una diseguaglianza del trattamento economico per alcuni standisti, precisamente quelli contrassegnati dai numeri 13 a 16 delle casette che, secondo quanto riportato dalla lettera, avrebbero versato importi superiori a quelli previsti dal bando, pena il non rilascio del titolo autorizzativo. Attenzione puntata, poi, sulla dimensione delle casette, installate dalla ditta Tanagro Legno, aggiudicataria della gara di fornitura, che non sarebbe 3x3 cosi come previsto dal bando, ma 3x2. Una difformità che avrebbe portato all’erroneo e maggiore calcolo della Tosap e della Tari calcolate sui 9mq standard e non sui 6mq realmente occupati. Ma non è tutto. Con una nota del 20 dicembre scorso, il Comune avrebbe preteso un’ulteriore integrazione economica ai già 1080 euro versati, di 417 € senza alcuna motivazione utile a giustificare il fatto. Gli standisti lamentano anche trattamenti diversi tra gli espositori stessi oltre alle carenze già citate della mancanza di una regolamentazione sull’orario di apertura e chiusura e sulla totale assenza di vigilanza e controllo da parte delle autorità preposte. Insomma, una serie di circostanze che si stanno ripetendo in maniera ciclica per tutti gli espositori dei mercatini di Natale. Che non solo hanno dovuto fare i conti con una scarsa affluenza rispetto agli anni passati, ma si trovano anche costretti a sborsare più del dovuto, senza alcuna motivazione.
Carla Polverino
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