Case vacanza fantasma: 9 nei guai

Camerota, scoperta una truffa ai danni di 40 villeggianti. Offerte sul web villette che non esistevano

CAMEROTA. Catturavano i clienti sul web con tanto di foto accattivanti di spiagge bellissime di Marina di Camerota e Palinuro e annunci di locazione di case vacanze inesistenti o già occupate. Si facevano versare il 50 per cento della quota tramite vaglia postale e il gioco era fatto.

I carabinieri della stazione di Marina di Camerota, comandati dal luogotenente Massimo Di Franco e diretti dal maresciallo Alberto Santoriello, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, hanno scoperto una truffa di diverse migliaia di euro. Protagonisti nove napoletani, denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.

Vittima, una quarantina di turisti. I vacanzieri, allettati dalle inserzioni sul web di case vacanze sul mare del Cilento, sottoscrivevano contratti via mail e versavano la caparra con vaglia postale. L'inganno si svelava nel momento in cui giungevano a destinazione per il periodo di vacanza concordato, trovando l'abitazione già occupata o utilizzata dal proprietario o, nelle peggiori delle ipotesi, inesistente.

E da qui una pioggia di denunce che ha fatto scattare i controlli da parte dei carabinieri della compagnia saprese, coordinati dal capitano Emanuele Tamorri, fino a individuare i responsabili: tutti pregiudicati, con precedenti specifici, assolutamente esperti della materia. Dal numero delle ricevute di riscossione che i carabinieri hanno acquisito negli uffici postali, è stato accertato che le truffe messe a segno sono state circa quaranta.

L'indagine è partita dopo la telefonata di una donna della provincia di Milano che per avere conferma della prenotazione aveva contattato ripetutamente il fantomatico proprietario dell'appartamento senza ricevere alcuna risposta. Nel dubbio di aver subito un raggiro, la donna ha contattato i militari per verificare l'esistenza della villetta. Naturalmente le indagini sono ancora aperte per identificare eventuali altri responsabili. Intanto il capitano Tamorri ha consigliato “di prestare la massima attenzione nell'espletamento di pagamenti on line”.

Vincenzo Rubano

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