LA SENTENZA

Case occupate a Battipaglia: «Comune senza colpe»

 La Corte d’Appello smentisce la commissione antimafia

BATTIPAGLIA - «Nessuna colpevole inerzia è imputabile al Comune di Battipaglia». Pesano tanto le parole pronunciate dalle toghe della Seconda sezione civile della Corte d’Appello di Salerno (presidente il giudice Bruno de Filippis, a latere Maria Assunta Niccoli e il relatore Alessandro Brancaccio). E non solo perché valgono l’accoglimento del ricorso che il responsabile del Servizio municipale del Contenzioso, l’avvocato Gennaro Izzo, ha proposto su mandato della sindaca Cecilia Francese, che aveva ordinato (a ragion veduta) d’impugnare la sentenza con la quale (Anno Domini 2021) il Tribunale di Salerno aveva condannato Palazzo di città e il fu Istituto autonomo delle case popolari (oggi Acer) a pagare almeno 197mila euro (più interessi al tasso legale) a titolo di danni arrecati ad uno dei legittimi assegnatari d’uno degli alloggi della scala C di viale Manfredi, occupati – quand’erano ancora poco più che un cantiere – da 17 famiglie da marzo 2012 fino al fatidico sfratto (con annessa resistenza) d’ottobre 2013.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'ARTICOLO COMPLETO SUL QUOTIDIANO IN EDICOLA