SALERNO

Case nell’ex Finmatica, c’è il via libera dei giudici

Il Consiglio di Stato boccia il ricorso della curatela fallimentare dell’azienda. Centinaia di appartamenti nell’area di 28mila metri quadri a San Leonardo

SALERNO. L’ultimo tassello, per completare lo sblocco di un piano casa varato nel 2009, lo mette adesso il Consiglio di Stato, che respingendo l’appello della curatela fallimentare di Finmatica libera un’area di località San Leonardo che consente di chiudere il capitolo delle consegne dei suoli alle cooperative edilizie. È l’area dove l’azienda informatica di Pierluigi Crudele doveva realizzare il suo stabilimento in stile californiano, 28mila metri quadrati su cui ora si staglia solo scheletro in ferro di una bit valley mai nata. Preso atto del fallimento, il Comune stabilì poi di realizzare su quei terreni parte del suo piano casa, cancellando la variante urbanistica che li destinava alla creazione di un polo tecnologico e inserendoli, nel piano urbanistico comunale, tra le aree di trasformazione per edilizia residenziale pubblica. Nel frattempo Finmatica era andata in bancarotta e una determina municipale aveva dichiarato la decadenza del suo permesso a costruire. La curatela ha però impugnato gli atti, contestando sia la determina che quella parte di Puc che mutava la destinazione d’uso dei suoli. Un contenzioso andato avanti fino allo scorso novembre davanti al Tar e conclusosi adesso al Consiglio di Stato, davanti al quale la ricorrente aveva impugnato la sentenza di primo grado che già ne aveva respinto le pretese.

Con la pronuncia dei giudici di Palazzo Spada il contenzioso si chiude, ma già nei giorni scorsi curatore e amministrazione comunale avevano iniziato a lavorare a un’intesa che consentisse di accelerare i tempi e far partire al più presto i lavori per le centinaia di nuovi appartamenti compresi nel comparto “San Leonardo”. C’è da demolire il manufatto in ferro, con un intervento che in base alla sentenza è a carico del privato, ma si sta cercando di recuperare quello che è già stato fatto nel livello interrato, dove 6254 metri quadrati sono adibiti a garage con una capienza di 250 posti auto. «Con la curatela c’è un’intesa di massima – conferma l’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio – Ci vedremo nei prossimi giorni per definirne i dettagli e contiamo di aprire in tempi brevi il cantiere. Tutte le aree del Peep sono ormai assegnate e siamo pronti a partire».

Solo lo scorso settembre, dopo una lunga battaglia legale sulle clausole del bando, il Comune ha infatti potuto stilare la graduatorie per l’attribuzione dei suoli, individuando cooperative e aziende che edificheranno 314 appartamenti a Monticelli, 861 a San Leonardo, 652 a Fuorni e 48 in località Lamia, sempre nella periferia orientale.

Ora la pronuncia del Consiglio di Stato chiude anche l’ultimo contenzioso, dando via libera all’attuazione dell’intero pacchetto. I giudici amministrativi hanno stabilito che il ricorso era infondato, “trattandosi di un organismo edilizio non completato ormai da dodici anni, con titolo edilizio scaduto ab illo tempore, non più rinnovabile per intervenuta modifica della destinazione di zona e nei cui riguardi, anzi, la curatela appellante fin dal 26 ottobre 2005 dichiarò di non avere interesse al completamento”. Altra questione se poi vorrà esercitare, magari in altra area cittadina, il diritto edificatorio derivante dall’immobile di proprietà nel comparto di San Leonardo. Lì quel manufatto è destinato a venire giù, cancellando l’ultimo simulacro del sogno informatico salernitano e lasciando spazio a nuovi palazzi.

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