Una veduta panoramica delle case nel cenmtro di Salerno

L'INDAGINE

Case, nel centro di Salerno ritornano gli investitori

Compravendite in ripresa in tutta la città, ma i vani invenduti restano centomila. Nel capoluogo prezzi stabili, lieve diminuzione nel Cilento e in Costa d’Amalfi

SALERNO Nel secondo trimestre del 2016 le quotazioni delle abitazioni di Salerno sono stabili. Nel centro della città si assiste a un ritorno degli investitori e, in generale, si nota una ripresa della domanda. Si registrano numerosi interventi di nuova costruzione, segnale di una ripresa del mercato, e aumenta il numero delle compravendite. Positivo anche l’andamento delle locazioni, grazie ai lavoratori fuori sede e agli studenti universitari. Rimangono circa 100mila, invece, i vani invenduti. È la fotografia scattata dal gruppo Tecnocasa, presentata nell’ambito di una conferenza sull’andamento del mercato immobiliare a Salerno e in provincia.

Le vendite in città. «C’è ancora molto invenduto perché si ha difficoltà a entrare nell’ottica di un ribasso dei prezzi (-3,6 per cento), quindi i venditori, confrontandosi con il mercato o rinunciano all’idea di vendere oppure tengono gli immobili a stagnare», spiega Alessandro Papandrea, responsabile su Salerno città. Analizzando la domanda, si nota la maggiore concentrazione delle vendite sui trilocali (46,5 per cento), seguiti dai bilocali (26,7 per cento). E, nel 30,6 per cento dei casi, i potenziali clienti esprimono budget compresi tra 170 e 249 mila euro con un’incidenza delle fasce medio alte superiore rispetto alle altre provincie italiane. «Il trilocale ha da sempre maggiore richiesta perché un nucleo familiare medio è di 3 o 4 persone – spiega Papandrea – inoltre le compravendite sono aumentate rispetto all’anno scorso del 3,8 per cento con 1.048 compravendite, superando i dati del 2006 (1.025) e avvicinandosi al 2005, segnale di un ritorno alla fase pre-crisi. Cifre in aumento che non corrisponderanno però a una risalita dei prezzi, perché c’è ancora molto invenduto e il mercato del nuovo porta una maggiore offerta». In questo ambito, il fronte Marina d’Arechi è quasi tutto venduto, così anche Parco Pinocchio, dove sono le terme campione, e la zona dei Picarielli. Difficoltà nelle vendite, invece, si registrano nella zona retrostante lo Stadio Arechi.
I mutui. A queste dinamiche si aggiunge anche una maggior propensione delle banche nel concedere i mutui, per effetto dei tassi che restano bassi e della spinta che arriva dalla Banca Centrale Europea. In provincia di Salerno, infatti, sono stati erogati 153,8 milioni di euro con una variazione, rispetto allo stesso trimestre del 2015, pari a più 13,3 per cento, con un importo medio di mutuo che si attesta a circa 124.600 euro.

La Costa d’Amalfi. In leggera diminuzione i prezzi in Costa Amalfitana con gli acquirenti che si concentrano sempre di più su Albori e Raito, mentre chi ama il fascino dei vecchi borghi sceglie su Cetara. «Vietri – spiega Federico De Luca, responsabile del gruppo Tecnocasa per la Costiera – rimane meno appetibile dal punto di vista turistico e qui registriamo una flessione, invece da Maiori a Positano cresce l’interesse internazionale. C’è un dato emblematico: la società che gestisce i trasporti marittimi in Costiera, solo ad aprile del 2017, ha staccato 27mila biglietti. Si tratta di un record assoluto. E sono molti i turisti che, durante i loro soggiorni, s’innamorano dei paesini e comprano. Infatti, un 30 per cento degli acquirenti sono stranieri, soprattutto Nord europei e americani». C’è anche un 40 per cento di italiani non residenti: 70 per cento campani, il resto da tutta Italia, che acquistano soprattutto per realizzare case vacanze da dare in locazione nel periodo estivo. «Registriamo tra l’altro la rinascita di Praiano – aggiunge De Luca – che da dormitorio di Positano ha assunto una propria configurazione e viene scelta spesso in alternativa». E ad Amalfi rimane dinamico il mercato delle seconde case.

Il Cilento. Nel Cilento, invece, le quotazioni immobiliari delle principali località turistiche della costiera e del Golfo di Policastro sono lievemente diminuite: -0,4 per cento. Ad Agropoli hanno tenuto le soluzioni posizionate sul lungomare San Marco e nel borgo antico. Restano stabili anche i valori a Castellabate, dove riscuote particolare successo il borgo di Santa Maria. A Palinuro, invece, piacciono le zone centrali e quelle del lungomare. I prezzi più elevati si toccano nella zona del porto turistico. Nel Golfo di Policastro continua ad attrarre il centro storico di Sapri e la zona nei pressi della stazione, ma il top si raggiunge a Scario. «C’è grande vivacità del mercato della locazione, dell’extra alberghiero e del commerciale – sottolinea Davide Mirabella, responsabile Tecnocasa per l’area cilentana – La presenza di turisti ha invogliato i commercianti della regione ad aprire attività in queste zone e Comuni ed Enti sono sempre di più attenti alla promozione turistica. Per questo – conclude – ci attendiamo maggiori risposte anche sul mercato della locazione sulle aree interne».

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