Case abusive sul litorale Partono gli abbattimenti

Il Comune di Pontecagnano ha avviato le procedure: 30 gli immobili nel mirino Si tratta di ville e baracche costruite negli anni ’80 in zone sottoposte a vincolo

PONTECAGNANO. Opere abusive a Pontecagnano Faiano: l’amministrazione comunale va avanti con le demolizioni. Con la determina del settore Urbanistica del 23 dicembre scorso, infatti, l’ente, guidato dal sindaco Ernesto Sica ha previsto un impegno di spesa di 78.302 euro per svolgere le procedure per l’affidamento dei lavori di abbattimento delle opere abusive presenti sul territorio cittadino. Si fa riferimento a opere abusive oggetto di sentenze divenute esecutive.

«Il provvedimento del comune riguarda una trentina di opere circa – ha spiegato il comandante della polizia municipale di Pontecagnano Faiano, il capitano Francesco Lancetta – si tratta per la maggior parte di opere realizzate negli anni Ottanta nei pressi della litoranea, quasi sempre abitazioni o baracche divenute poi abitazioni, realizzate ovviamente in maniera abusiva. Con la determina l’amministrazione fa un ulteriore passo avanti verso il loro abbattimento». Il capitano Lancetta illustra quindi l’iter che verrà seguito: «Si tratta di esecuzione di sentenze definitive, pertanto il prossimo passo, da parte della polizia municipale e del comune di Pontecagnano Faiano, sarà quello di contattare i proprietari e indicare loro di abbatterle relativamente agli abusi edilizi accertati, entro un certo limite di tempo. Superato quel limite di tempo, il comune di Pontecagnano Faiano procederà ad abbatterle autonomamente in danno dei proprietari, che dovranno quindi rimborsare successivamente il comune per i costi di abbattimento».

Abbattimenti che rientrano, come spiegato all’assessore comunale all’urbanistica Francesco Pastore, nel progetto di riqualificazione e rilancio della zona litoranea, nelle more dell’approvazione del Puc: «Entro la fine di questa consiliatura (2018, ndr) approveremo finalmente il Puc, uno strumento che il territorio attende da oltre 30 anni, da quando è stato approvato appunto il piano regolatore generale. Questi abbattimenti di opere abusive non saranno ovviamente un atto di desertificazione del territorio, bensì una riqualificazione dello stesso: per quanto riguarda la litoranea, è chiaro che la sua naturale vocazione è quella turistica. Dobbiamo riqualificare la zona, valorizzare chi ci ha investito e ci vuole investire e valorizzare il mare, visti anche gli ultimi dati Arpac sulle nostre acque». «È chiaro – conclude l’assessore – che il problema non riguarda solamente Pontecagnano Faiano, in quanto l’inquinamento proviene in gran parte dai fiumi, quindi i controlli devono essere fatti anche in altri territori e insieme agli altri enti va risolto il problema».

Marco De Simone

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