Case a Santa Lucia Slitta la consegna a causa di un verbale

Dopo gli infissi ora manca il collaudo, 68 famiglie in attesa E a Pregiato tutto fermo per i lavori di messa in sicurezza

Ennesimo slittamento nella consegna dei 68 alloggi di Santa Lucia. Se fino ad oggi la data ultima era stata annunciata per gli inizi di febbraio, ora, a causa dell’attesa del verbale di collaudo, le famiglie assegnatarie vedranno allungarsi i tempi di consegna di almeno altri 20 giorni.

Fino a dieci giorni fa, il problema che impediva la consegna delle case era dovuto al mancato arrivo degli infissi. Anche se con netto ritardo, gli infissi sono poi arrivati e sono stati anche, ma è saltato fuori ancora un intoppo a frenare la consegna. Questa volte il ritardo è addebitabile al verbale di collaudo di cui il Comune è in attesa.

Se a Santa Lucia la consegna è almeno una questione di giorni, in via Luigi Ferrara, a Pregiato, invece, tutto è ancora in alto mare, soprattutto alla luce dell’ultimo incontro per conoscere le cause delle infiltrazioni e del confronto tra il consorzio Valori, la ditta che si è occupata di manutenzione nelle case abitate da oltre un anno, con alcuni dirigenti comunali e l’assessore alle opere pubbliche, Tania Lazzerotti. Adesso si è in attesa che il consorzio stili un verbale dei problemi ma anche delle soluzioni per eliminare le infiltrazioni. «Intendo verificare i problemi degli alloggi assegnati per primi - afferma l’assessore Lazzerotti - e poi passare all’assegnazione delle altre 24 case. Questo per evitare che gli stessi problemi si ripetano anche per gli alloggi che stanno per essere ultimati. Ora bisogna capire chi ha sbagliato e come ha sbagliato».

Intanto, ieri mattina un nuovo allarme per i residenti nelle nuove case di via Luigi Ferrara: una parete dei locali sotto la scala G si sta sgretolando e i condomini del palazzo hanno allertato chi di competenza. Ieri mattina l’assessore Lazzerotti ha chiesto il sopralluogo della Protezione civile. L’area di pericolo è stata delimitata e lo stesso assessore ha chiesto al dirigente di inviare una comunicazione alla ditta.

Il dato di fatto è che nel 2014 risultano ancora 163 le famiglie residenti nei prefabbricati che devono essere anche demoliti per debellare il rischio amianto. Il prossimo trasferimento di 92 nuclei nelle nuove case, libera in parte i siti dei prefabbricati, nei quali, comunque, rimarranno ancora un’altra settantina di famiglie, per le quali le nuove case sono ancora un’utopia. Un altro bando di assegnazione dovrà essere emanato per includere le restanti famiglie, escluse dalla prima graduatoria per vizi di forma o per altri motivi.

Annalaura Ferrara

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