Cascone e De Pascale: veleni su Fb

L’assessore sorpreso nella corsia riservata. Il consigliere: «Subito un’inchiesta»

Il traffico registrato negli ultimi week end di Luci d’Artista ha creato tensioni anche all’interno dell’entourage del primo cittadino. Prova ne è la querelle scoppiata su Facebook tra il gruppo Figli delle Chiancarelle, l’assessore comunale alla Mobilità Luca Cascone ed il consigliere delegato alla Protezione civile, Augusto De Pascale. Che in un post chiede l’apertura di una inchiesta, tesa a chiarire perchè i vigili urbani non abbiano multato il collega di Palazzo di Città, sorpreso dai contestatori del sindaco De Luca a transitare in una corsia riservata. Da settimane gli attivisti di FdC si dilettano a pubblicare le foto della Smart rossa di Cascone, accusandolo di non rispettare il Codice della Strada. Al punto che l’assessore si è sentito in dovere di giustificarsi con un post di qualche giorno fa: «Ogni weekend e tutti i giorni festivi, dal mese di novembre, alle 14 lascio la mia famiglia (spesso a tavola) e scendo per dare il mio umile contributo all’organizzazione (di Luci d’Artista, ndr). Spesso mi trovo nella corsia preferenziale su richiesta degli autisti per chiamare i vigili urbani per un’auto mal parcheggiata o per spostare una transenna, o una piantana, che dà fastidio alle navette in corsia. Dopo querele, denunce, diffide, stalking di tutti i tipi questo gruppo si è ridotto a puri deliri di frustrazione». Ma De Pascale resta scettico, e pur precisando di non avere nulla contro l’assessore, mette sotto accusa la municipale. «E’ difficile combattere contro le calate degli Unni specialmente se non hai l’esercito. Certo molte azioni, a mente fredda non verrebbero fatte (ho fermato la mia auto, mentre facevo servizio con il gruppo dei volontari di Protezione Civile, dove era vietato ed i vigili hanno fatto intervenire il carro gru di Salerno Mobilità). Sono allibito, che alcuni vigili urbani avrebbero fermato l’assessore che viaggiava per una corsia riservata: se questo è accaduto era per elevare una contravvenzione. Altrimenti bisognerà aprire una inchiesta e prendere i provvedimenti relativi a chi è venuto meno al proprio dovere». Cascone sminuisce: «I vigili non fanno sconti, tant’è che io stesso ho ricevuto diverse multe. L’ultima è di qualche giorno fa. Ho il bollettino, se qualcuno non si fida può vederlo...».(b.c.)

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