IL CASO

Casal Velino, la Soprintendenza: «Abusiva la casa sotto la Torre di Velia»

Eleonora Sciré: incomprensibile perché non viene abbattuta

CASAL VELINO - Svegliarsi con il dolce suono delle onde, aprire le finestre e tuffare lo sguardo sul mare cristallino del Cilento, scorgendo persino la Torre di Velia. E poi aprire la porta e ritrovarsi sulla spiaggia: una casa così lungo la costa è un sogno di tanti. Magari con un enorme terrazzo e finestre aperte sull’azzurro. Potrebbe somigliare allo spot di soggiorno turistico da vendere o di un programma in stile americano, ma è tutt’altro.

Così, se un tempo una casa costruita con queste caratteristiche era davvero un sogno, a distanza di qualche decennio, a causa del cambiamento climatico, dell’innalzamento del livello delle acque e dei crescenti eventi meteorologici violenti, diventa un incubo e certamente una vicenda giudiziario. Perché anche nel Cilento l’erosione costiera ha fatto perdere diversi metri di spiaggia ed ora quella casa con vista mare rischia di crollare in acqua. E’ una vicenda, questa, che porta le lancette dell’orologio ad almeno trent’anni fa. Siamo nel territorio comunale di Casal Velino, dove una costruzione privata di due livelli da diversi anni è al centro di un contenzioso, ed oggi di una polemica sollevata dall’architetto Eleonora Sciré, responsabile dell’Area Funzionale VI della Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino.

Marianna Vallone

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