“Casa Valeria” a Ogliara Diffida per il dirigente

Dopo i ripetuti inviti al dirigente del settore Politiche sociali Rosario Caliulo affinché relazionasse su una serie di argomenti, i componenti della commissione Trasparenza prendendo atto che tale incontro non c’è mai stato, hanno deciso di agire diversamente.
Così, ieri mattina, all’unanimità hanno deciso di proporre una diffida scritta al sindaco Vincenzo Napoli, al presidente del Consiglio comunale Alessandro Ferrara e al segretario generale Ornella Menna perché impongano al dirigente di rispondere e di ottemperare all’invito della commissione di consegnare i documenti relativi alle associazioni, ovvero quali si trovano nei locali del Comune, quali pagano e quali no e l’oggetto della convenzione. «Ci tengo a ribadire – ha spiegato il presidente Antonio Cammarota – che si tratta di una decisione presa all’unanimità. Tra l’altro dopo che molti consiglieri hanno riferito di essere intervenuti anche personalmente con il dottor Caliulo affinché producesse questi documenti. Inoltre, avevo già fatto una raccomandazione al sindaco nell’ultima assise su questo problema». Il dirigente è atteso anche per dare chiarimenti in merito alla questione di Casa Valeria, l’appartamento confiscato al clan di Ogliara e trasformato in centro per minori che sarebbe stato intitolato alla moglie del boss Viviani, vecchio proprietario dell’immobile.
A questo punto tutti i consiglieri sperano che questo atto riesca finalmente a portare il dirigente in audizione presso la commissione, dato che entrambi gli argomenti sono molto spinosi e tutti si attendono dei chiarimenti. Un modo, dicono i consiglieri a Palazzo di Città per attirare l’attenzione del primo cittadino che non potrà fare finta di niente ma dovrà prendere dei provvedimenti.
Angela Caso
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