Casa famiglia, arrivate 3 proposte
La commissione ora sceglierà a chi affidare la struttura di assistenza ai minori
Angri avrà a breve la sua casa famiglia per minori. Dovrebbe riunirsi giovedì la commissione incaricata di valutare le proposte pervenute dai candidati alla gestione. Tre le offerte arrivate all’ente, tutte risultate idonee alla prima analisi dei requisiti. Ora ad Alfonso Toscano, Antonio Lo Schiavo e Giuseppe Moscariello – i tre componenti della commissione di valutazione – l’onere di prendere la decisione finale. Ad essersi fatti avanti per prendere in carico la struttura che ospiterà i minori a rischio sono la cooperativa “Il Sollievo”, l’Onlus “C.A.F.HA” e la cooperativa “Insieme a Piazza San Giovani”. Tre realtà già attive ad Angri e note per aver portato avanti sul territorio altri progetti sempre nell’ambito dei servizi sociali.
Quello della casa famiglia per minori prenderà vita in un immobile di corso Vittorio Emanuele precedentemente appartenuto ad esponenti della criminalità organizzata locale. Confiscato nel 2005, il 24 aprile scorso il Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati ha deliberato per il trasferimento del cespite al comune di Angri. Ora l’amministrazione di Cosimo Ferraioli sta lavorando perché possa diventare un luogo di utilità sociale. Da qui la scelta di farne una casa famiglia, dandolo in gestione per nove anni con la formula del comodato d’uso gratuito. L’immobile conta tre camere da letto, una cucina e un salone di 250 metri quadrati che la squadra di governo verrebbe destinare ad attività ricreative per i ragazzi. La casa famiglia permetterà però anche un vantaggio per lo stesso comune, che spende ogni anno oltre 200mila euro per il mantenimento di minori in strutture ubicate in comuni vicini. Cifra non da poco se si pensa anche alla drastica riduzione dei fondi per i servizi sociali che ha coinvolto un po’ tutti gli enti locali negli ultimi anni.
Avere una struttura sul territorio dovrebbe garantire un riguardevole risparmio, oltre che una possibilità in più per le famiglie con figli che necessitano di aiuti particolari.(v. c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Quello della casa famiglia per minori prenderà vita in un immobile di corso Vittorio Emanuele precedentemente appartenuto ad esponenti della criminalità organizzata locale. Confiscato nel 2005, il 24 aprile scorso il Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati ha deliberato per il trasferimento del cespite al comune di Angri. Ora l’amministrazione di Cosimo Ferraioli sta lavorando perché possa diventare un luogo di utilità sociale. Da qui la scelta di farne una casa famiglia, dandolo in gestione per nove anni con la formula del comodato d’uso gratuito. L’immobile conta tre camere da letto, una cucina e un salone di 250 metri quadrati che la squadra di governo verrebbe destinare ad attività ricreative per i ragazzi. La casa famiglia permetterà però anche un vantaggio per lo stesso comune, che spende ogni anno oltre 200mila euro per il mantenimento di minori in strutture ubicate in comuni vicini. Cifra non da poco se si pensa anche alla drastica riduzione dei fondi per i servizi sociali che ha coinvolto un po’ tutti gli enti locali negli ultimi anni.
Avere una struttura sul territorio dovrebbe garantire un riguardevole risparmio, oltre che una possibilità in più per le famiglie con figli che necessitano di aiuti particolari.(v. c.)
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