Il caso

“Casa di Lara”, gli ospiti senza i riscaldamenti

A Salerno sono sul piede di guerra pazienti e familiari degli ammalati dell’hospice. La Uil attacca l'Asl

SALERNO. Sono sul piede di guerra pazienti e familiari degli ammalati ospiti dell’hospice “Casa di Lara” di via Calenda, rimasti senza riscaldamenti in questi giorni di freddo intenso. Dopo numerose segnalazioni dei familiari, si è fatta sentire la protesta della Uil Fpl che ha denunciato la grave situazione in cui si sono trovati i degenti e gli operatori della struttura residenziale che fa capo all’Asl e offre assistenza ai malati con neoplasie molto gravi.

Il dg dell’Asl, Antonio Giordano ieri ha rassicurato: «Il danno è già stato riparato in queste ore». Biagio Tomasco, segretario delle politiche sanitarie per la Uil Fpl di Salerno, ha puntualizzato le difficoltà alle quali è andato incontro chi è ospitato nella struttura. «Gli operatori sanitari hanno cercato di superare il freddo con delle stufe elettriche – ha raccontato – tutto questo è inaccettabile. I manager dell’Asl intervengano subito per risolvere il problema in modo definitivo».

L’Asl garantisce ai degenti un ricovero temporaneo, in ambienti con caratteristiche non ospedaliere, ma che richiamano l’ambiente familiare. In questi giorni, però, l’impianto di riscaldamento non ha funzionato. «Resta incomprensibile il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento della struttura che si trova all’ospedale “da Procida” di Salerno. Chiediamo un intervento risolutivo della direzione generale dell’Azienda sanitaria, sempre attenta a questi problemi, affinché il disagio evidenziato non vada ad aggravare un’utenza già di per sé gravata da problemi importanti», ha ribadito il sindacalista.

Il direttore Giordano, ieri ha contatto l’ufficio tecnico dell’Azienda per fare il punto della situazione: «Abbiamo affrontato quanto prima la situazione e prima di risolvere il problema, sorto due giorni fa, abbiamo effettuato opportuni controlli – ha dichiarato il direttore – è stata verificata la tenuta termica dell’impianto e riscontrato il problema, lo abbiamo risolto». Secondo il numero uno dell’Asl il danno all’impianto non era molto grave e, dopo il sopralluogo, l’ufficio competente è intervenuto. Per Tomasco si è trattato di un problema «legato all’obsolescenza degli impianti, atteso che il tutto sembra sia derivato da una perdita di gas. L’utilizzo di molte stufe avrebbe potuto determinare un black out».

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