Cartelle ferme al Comune «Equitalia non c’entra»

La direzione generale gira la patata bollente a Poste italiane che fa le notifiche «Seguito iter di legge con due tentativi di consegna e deposito a Palazzo di Città»

Equitalia interviene sul caso delle decine di migliaia di cartelle esattoriali, destinate a salernitani, depositate al Comune di Salerno per (vera o presunta) “irreperibilità del destinatario”. Una procedura che ha mandato su tutte le furie le associazioni dei consumatori che si sono rivolte al Prefetto invocando l’azzeramento degli atti per motivi di ordine pubblico. La nota di Equitalia, genericamente firmata “Direzione generale di Roma”, gira sostanzialmente la patata bollente a Poste italiane, aggiudicataria del servizio. «Equitalia – si legge - sta notificando gli atti secondo le modalità previste dalla legge che prevedono prima due tentativi di consegna a casa del contribuente e solo dopo il deposito dei documenti in Comune. Equitalia si avvale della collaborazione di Poste Italiane che si è aggiudicata la gara pubblica per il servizio di notifica». Insomma, Poste avrebbe confermato ad Equitalia che il tentativo di recapito (che secondo le associazione del consumatori non sarebbe mai avvenuto, al punto da minacciare azioni penali) c’è stato e non è stato possibile recapitare le cartelle oggi giacenti al Comune. Anzi, i tentativi sarebbero stati addirittura due. Solo dopo il portalettere «lascia un avviso di cortesia che riporta l’indirizzo e gli orari di uno degli specifici uffici postali dove è possibile recarsi per il ritiro entro 10 giorni. Nell’avviso è anche indicato un numero verde gestito da Poste per un eventuale appuntamento e uno sportello di cortesia che si trova presso l’ufficio postale di via San Nicola di Pastena, 5 a Salerno». Ma un altro dato allarma: «Riguardo ai flussi di atti notificati – scrive Equitalia - Poste ha confermato che, a causa dell’assenza dei contribuenti presso il proprio domicilio, circa il 10% degli atti sono stati depositati al Comune di Salerno». Giacché secondo stime attendibili gli atti giacenti all’archivio comunale sarebbero 23 mila, stando alle percentuali indicate da Equitalia ne consegue che nei giorni scorsi sarebbero state emesse 230 mila cartelle esattoriali nella sola città di Salerno. «Ai fini della notifica – chiarisce infine Equitalia - è valida la data del ritiro dell’atto da parte del contribuente, se ciò non avviene la notifica si considera completata per affissione alla scadenza dei dieci giorni», confutando quindi le illazioni di chi temeva danni ai contribuenti nel computo dei termini ai fini di eventuali ricorsi. Danneggiato sarà soltanto chi non si curerà di ritirare la cartella esattoriale al Comune. Infine, Equitalia ricorda che «il contribuente per conoscere eventuali avvisi o cartelle può accedere al servizio di estratto conto online presente sul sito www.gruppoequitalia.it dove ci sono tutte le informazioni».

Remo Ferrara

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