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Carlo Pisacane, l’eroe dei due sbarchi

Ci si mette anche la storia ad aumentare i rintocchi del “campanile” tra i comuni del Golfo di Policastro. Pomo della discordia Carlo Pisacane e il luogo del suo sbarco, la sera del 28 giugno del 1857

Ci si mette anche la storia ad aumentare i rintocchi del “campanile” tra i comuni del Golfo di Policastro. Pomo della discordia Carlo Pisacane e il luogo del suo sbarco, la sera del 28 giugno del 1857, all’apice di quella che lui stesso, nel suo testamento politico, definì la “Spedizione di Sapri”. Un’impresa che si concluse in maniera fallimentare con l’uccisione del rivoluzionario napoletano. Qualche giorno fa sulla spiaggia dell’Oliveto, territorio comunale di Vibonati, è stata scoperta una targa che recita testualmente: “Qui sbarcarono Carlo Pisacane ed i suoi valorosi compagni”. Il tutto al termine di una cerimonia voluta dall’amministrazione comunale “semplicemente per stabilire una verità storica e senza alcun intento campanilistico”. Un cultore di storia locale, Vincenzo Abramo, ha scovato un documento all’Archivio di Stato di Salerno in cui si specifica che il “luogo dove il legno (l’imbarcazione, ndr) approdò e rimase ancorato” “si chiama Spiaggia dell’Oliveto, tenimento di Vibonati”. La cerimonia di Villammare ha suscitato su Facebook il risentimento di numerosi cittadini di Sapri, al grido “Lo sbarco di Pisacane è solo nostro”. A Sapri, nei pressi di quella che un tempo era la banchina delle Cammarelle, in occasione del centenario della spedizione fu eretta una stele, in cui si legge “il 28 giugno 1857 Carlo Pisacane sbarcò su questa spiaggia...”.