«Cariello mi voleva tra i suoi sostenitori ma io resto nel Pd»

Sfogo di Cicia: «Sono con Cuomo e non rinnego il passato» Il “tradimento” di Melchionda, sponsor di Vecchio sindaco

«Massimo Cariello mi ha chiamato per il ballottaggio, ma io sono stato e sarò sempre del Pd, non come Melchionda...»: Cosimo Cicia, dalla sponda dei sostenitori di Tonino Cuomo, svela i retroscena di questa dura campagna elettorale finita s colpi di querele e mette in piazza contatti e incontri, annunciando l’arrivo della magistratura su incarichi politici in ospedale.

«Melchionda - afferma - ha usato il Partito Democratico per le sue candidature e per perorare la causa del suo presunto successore, Fausto Vecchio – sostiene Cicia - fino a gennaio quasi quotidianamente contattava ed accompagnava il suo delfino, Vecchio, dal segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi. Quando il partito ha deciso per le primarie, Melchionda e Vecchio sono spariti per poi ricomparire nelle liste di sostegno a Cariello».

L’ex vice sindaco - un tempo fedelissimo dell’ex sindaco - elenca nomi e cognomi, circostanze e luoghi delle relazioni politiche consumate ad Eboli: «a Melchionda sono bastate poche ore dalla sfiducia per passare con Forza Italia ed ottenere, dal sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, l’incarico alla presidenza del Consorzio farmaceutico in cambio del sostegno alla moglie del primo cittadino, Monica Paolino, e a Cariello inserendo i suoi fedelissimi nelle liste – incalza Cicia – io sono 40 anni che sono uomo di partito e non cambio. Neppure quando sabato mattina, in presenza di testimoni, mi ha chiamato Cariello per incontrarmi e discutere del ballottaggio: e questo mentre grida al mondo di essere contro il Melchionda e contro l’amministrazione». Accuse pesanti che il dirigente del Pd, dice, «lancia senza timore e senza rinnegare il passato» che lo ha condotto a sostenere Cuomo ed il suo programma: «ho condiviso le scelte dell’Amministrazione Melchionda, si poteva fare meglio e con Cuomo ci riusciremo, ma non rinnegherò mai il mio passato come fa il “Signore delle Farmacie”. Sono pronto a qualsiasi incontro pubblico e carte alla mano testimoniare chi ha beneficiato o meno. Spero che gli ebolitani sosterranno quelle persone che nella vita lavorano ogni giorno e fanno politica per passione non per incarichi».

Cicia come politico e caposala della Tin dell’ospedale di Battipaglia interviene sul Comune e sulla sanità: «fino a ieri Cariello faceva le passerelle a braccetto con Squillante nell’ospedale di Eboli mentre venivano chiusi dei reparti, tagliate risorse distruggendo la storia sanitaria ebolitana – continua – tutto per avere tra i candidati persone trasferite senza titoli e senza concorso, cosa di cui si occuperà la magistratura. Anche su questo sono pronto a confrontarmi».

E spiega anche la venuta di Vincenzo De Luca ad Eboli, venerdì: «ora è il Governatore della Campania ma da sempre ha seguito con attenzione le vicissitudini dell’ospedale di Eboli; mi chiedeva aggiornamenti su quanto accadeva – spiega Cicia – verrà ad Eboli per assumersi impegni con la città e gli ebolitani, com’è suo costume. Abbiamo l’occasione di avere un collegamento istituzionale tra Comune e Regione, un’occasione che non possiamo perdere».

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