«Carfagna ha distrutto il centrodestra in città»

La senatrice Eva Longo: «La massima ambizione dei loro candidati sindaco è di sedere tra i banchi dell’opposizione. Noi abbiamo cultura di governo»

SALERNO. «Mara Carfagna prima ha distrutto il centrodestra a Salerno e poi è scappata». Usa la clava la senatrice Eva Longo e dà giudizi trancianti sulla sua ex casa politica. Una convivenza che non l’ha soddisfatta, in quanto, tiene a precisare, il suo habitat naturale non è mai stata il centrodestra: «Io sono e sarò per sempre democristiana – chiarisce – e avevo aderito al Pdl in quanto aveva gli stessi valori e i medesimi principi della Democrazia cristiana».

Il resto è storia recente, col passaggio prima in Forza Italia, in seguito allo scioglimento del Pdl, e poi ad Ala. E proprio col partito di Denis Verdini parte una nuova avventura in città, con due candidati (Miriam Stabile e Gianpaolo Napolitano) inseriti nella lista “Campania libera”, una delle compagini storiche dell’ex sindaco (e attuale governatore) Vincenzo De Luca, che sostiene il primo cittadino uscente Enzo Napoli.

«Sono due neofiti della politica – evidenzia Longo alla presentazione di Stabile e Napolitano – anche perché per un percorso nuovo c'è bisogno di un cambio generazionale». Proprio quel rinnovamento che, invece, a detta della senatrice, non c’è mai stato nel centrodestra che anche adesso mostra tutti i suoi limiti.

«La sua frammentazione – nota la Longo – è il segno di come ognuno dei candidati sindaco non si sia schierato ai nastri di partenza per vincere. Ma, piuttosto, la loro massima ambizione è quella di sedere tra i banchi dell'opposizione in Consiglio comunale. Perché se avessero voluto avere qualche chance di successo avrebbero fatto di tutto per scendere in campo con una coalizione unita e non parcellizzata in mille rivoli».

Dopo le bordate verso il centrodestra la vicepresidente della commissione finanze a Palazzo Madama usa un tono più pacato verso i moderati. Chi s’attendeva nuovi fuochi d'artificio, dopo le polemiche dei giorni scorsi, resta deluso. Anche se non perde l’occasione per lanciare una stilettata nei riguardi di Luigi Cobellis e dell’Unione di centro. «Ricordo agli amici salernitani dell'Unione dei centro – rileva – che se hanno ancora qualche poltrona al Governo lo devono proprio ad Ala».

Nel frattempo, in attesa che si concretizzi il progetto del Grande centro, che dovrà accorpare tutti i moderati d’Italia in un’unica casa, ognuno va per la sua strada. E anche a Salerno, mentre Unione di centro, Nuovo centro destra e Scelta civica hanno deciso di unire le forze e di presentare un’unica lista (che appoggia sempre Napoli ndr) Ala ha fatto un’altra scelta, distaccandosi dagli amici di viaggio. «Non ho mai avuto nessun confronto con i moderati salernitani – precisa la Longo – e anche noi avremmo potuto schierare al via una compagine col nostro simbolo. Ma abbiamo preferito comportarci in maniere diversa».

E a questo punto saranno gli elettori a determinare la forza elettorale di ognuno degli sfidanti. E, in questo senso, il peso specifico di Ala, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, può essere identificato senza alcuna difficoltà. Stabile e Napolitano, infatti, concorrono in coppia e vanno a braccetto anche in campagna elettorale. Sarà, dunque, molto facile fare il conto e comprendere la forza numerica di Ala in città al primo test elettorale che, peraltro, coincide con le comunali.

L’entusiasmo non manca, come la voglia di fare bene, nonostante sia la prima esperienza. «Ho il desiderio di mettere al servizio della città le mie competenze professionali – spiega Stabile, avvocato internazionalista – e vorrei tanto riuscire a dare voce a chi non ne ha, tutelando le fasce più deboli». Crede che l’inesperienza possa tramutarsi in un punto di forza l'avvocato Napolitano: «Tenterò di ricucire lo strappo sempre più evidente – chiosa – tra le istituzioni e la gente». La senatrice Eva Longo punta molto sui due suoi “pupilli” e non nasconde la propria passione. «Sono entrambi espressione della società – conclude – e hanno idee che potranno contribuire all’’ulteriore rilancio della città, che è già stata trasformata attraverso le grandi opere di urbanizzazione». Opere che in alcuni casi hanno coinvolto anche il contiguo comune di Pellezzano che lei ha amministrato anni fa da sindaco. La lungoirno, ad esempio, ma anche la riqualificazione dell’area ex Fonditori, come pure le ex manifatture cotoniere meridionali.

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