Cardiochirurgia sarà sdoppiata Coscioni in pole

C’è chi è pronto a scommettere che sarà lui l’altro primario Il consigliere di De Luca ora però è indagato per abuso d’ufficio

SALERNO. Raddoppia la Cardiochirurgia nell’atto aziendale del “Ruggi D’Aragona” e l’ospedale si è diviso tra chi reputa la decisione sensata e chi ritiene invece che sia stata anche una mossa in previsione di una futura promozione a primario dell’uomo di fiducia del governatore De Luca, e cioè il cardiochirurgo Enrico Coscioni.

Ha i titoli e la professionalità per farlo, e pure l’ambizione dicono in ospedale. Della presunta aspirazione si discute da tempo nei corridoi del presidio, ancora prima che fosse reso noto l’atto aziendale. Anzi il documento, col reparto raddoppiato, ha suffragato le voci. Ora, dopo il coinvolgimento di Coscioni nell’inchiesta napoletana del pm Giancarlo Novelli, per abuso d’ufficio – in seguito alla denuncia presentata da un dirigente di settore della Ragioneria per presunte pressioni indebite di Coscioni affinché cambiasse incarico – il “dibattito” sul primariato si è di nuovo aperto. Questa volta, però, non solo tra le mura del “Ruggi” ma anche in città.

Dice la sua l’avvocato salernitano Franco Massimo Lanocita, che alle scorse regionali si candidò con Sel. «Dal punto di vista politico la questione non mi interessa. Il problema - sostiene – è relativo al servizio che viene reso ai cittadini. Cardiochirurgia è un’eccellenza e con quanto previsto si mettono in discussione delle attività di ottimo livello». Il riferimento ad eventuali strategie sul reparto è palese, come è chiaro il pollice verso dell’amministrativista sull’eventuale adozione dei provvedimenti previsti nel nuovo atto.

In realtà a Cardiochirurgia le liste d’attesa sono lunghe sei mesi, più si verificano emergenze che afferiscono a quell’area e più la lista di attesa si allunga. Inoltre un reparto non può superare un certo numero di posti letto. L’attuale ne ha 20. Invece l’atto prevede 15 posti letto di Cardiochirurgia ordinaria (per degenti) e 15 per la Cardiochirurgia d’urgenza, entrambe afferenti alla sfera ospedaliera e non universitaria. Dunque sono stati aggiunti 10 posti letto in più. Con la stessa logica, condivisibile o meno, si è potenziato anche il reparto di Otorino, ma non altri. Di certo i problemi di “code” ci sono a Cardiologia, Cardiochirurgia appunto, Radioterapia e Ortopedia. Ma a parte i favorevoli, c’è chi la vede decisamente male e non “assolve” Coscioni, prevedendo il suo zampino della seconda Cardiochirurgia. Fintanto che sarà indetto un concorso potrà fare il primario facente funzione, dicono con un pizzico di malizia in ospedale. Ora il “capo” è Severino Iesu, responsabile del reparto, della terapia intensiva e delle sale operatorie. In futuro chi farà l’ordinario e chi l’emergenza? Per il posto più prestigioso c’è chi ha un nome su cui scommettere.

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