Concorso per primario 

Cardiochirurgia Iesu ha vinto pure al “Ruggi”

Il cardiochirurgo Severino Iesu ha superato ieri il concorso a primario dell’unità di Cardiochirurgia d’urgenza del presidio dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” aggiudicandosi un...

Il cardiochirurgo Severino Iesu ha superato ieri il concorso a primario dell’unità di Cardiochirurgia d’urgenza del presidio dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” aggiudicandosi un punteggio superiore rispetto ai colleghi sia per il curriculum che per la prova orale. Rimane ora un’incognita e cioè se sceglierà Salerno, a cui lo lega un rapporto nato nel 1993 quando arrivò da Napoli come aiuto del primario Giuseppe Di Benedetto nel neonato reparto di cardiochirurgia, oppure se preferirà la direzione di Cardiochirurgia alla Federico II di Napoli che, a differenza di Salerno, non è sdoppiato in emergenza ed elezione (interventi programmati) e dove ha vinto il concorso a luglio scorso. La scelta forse dipenderà anche dalle rassicurazioni del dg del Ruggi, Nicola Cantone, sulla realizzazione effettiva dei due reparti, prevista nell’atto aziendale. Napoli aspetta Iesu da tre mesi, ora una decisione la dovrà prendere. Il secondo classificato in entrambi i concorsi, a Napoli come a Salerno, è destinato a diventare il numero uno di uno dei reparti. Dopo i dubbi rispetto alla volontà di rimanere o meno a Salerno – in seguito allo sdoppiamento di Cardiochirurgia (l’elezione è stata vinta da Enrico Coscioni, consigliere alla Sanità del presidente della Regione)– rimane il dato di fatto che al colloquio il cardiochirurgo si è presentato. Potrebbe dunque preferire Salerno, anche se è prestigioso diventare il numero uno del reparto di Cardiochirurgia della Federico II, solitamente affidato agli universitari e non agli ospedalieri. A Salerno, però, ha contribuito alla fondazione della Cardiochirurgia che, grazie anche al suo impegno, è diventata un reparto di eccellenza interregionale. Qui ha un profondo rapporto con tutto il personale e, soprattutto, il lavoro è già impostato. A Napoli dovrebbe ricominciare dall’inizio.
Marcella Cavaliere
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