i centri per migranti 

Cardiello: «Pronti alla protesta» 

Accuse da Forza Italia al sindaco che replica: «Falsità pericolose»

L’apertura di nuovi centri di accoglienza per migranti in città sta facendo discutere e, dopo alcune prese di posizione da vari ambiti, all’amministrazione comunale arrivano adesso anche le accuse da parte del capogruppo di Forza Italia, Damiano Cardiello, che sul tema ha diffuso una nota stampa: «Ci stiamo occupando da mesi - sostiene Cardiello - della gara per l’accoglienza integrata nell’ambito del progetto Sprar 2017-2019, del valore di due milioni di euro. Il progetto prevede nello specifico l’accoglienza dei beneficiari in appartamenti e centri collettivi di media dimensione, dislocati nei comuni di Eboli, per la precisione nelle località Santa Cecilia ed Epitaffio, in abitazioni già disponibili e funzionanti, in quanto risultano essere le tipologie strutturali più funzionali alla realizzazione degli obiettivi che sono propri del progetto Sprar. Se davanti a questa evoluzione, conosciuta da settimane ai piani alti del Municipio - spiega Cardiello - il sindaco rimane in silenzio al fine di evitare le proteste dei residenti, oltre che il proprio imbarazzo, Forza Italia invece reagisce e soprattutto informa la cittadinanza. Siamo pronti a scendere in piazza per far capire alle istituzioni e a questa maggioranza ibrida che il nostro territorio ha sempre dato in tema di accoglienza ma non può e non deve essere considerato il “paese dei balocchi”, inteso come centro di affari legati all’immigrazione degli stranieri».
La nota del consigliere Cardiello non ha lasciato indifferente il sindaco Massimo cariello, che a nome dell’intera amministrazione comunale ha subito replicato alle accuse dell’opposizione sull’apertura di nuovi centri: «Il consigliere Cardiello dice che le bugie hanno le gambe corte? Dovrebbe imparare che le falsità più pericolose sono le verità distorte e che le sue bugie fanno male sempre e solo alla città – ha infatti dichiara il primo cittadino -. Da quando siamo alla guida della città abbiamo impedito l’apertura di nuovi centri, evitando arrivi incontrollati sul territorio ebolitano».
Dal Comune spiegano pure che la precedente amministrazione aderì al progetto Sprar nel 2012, inserendo in una prima fase 25 richiedenti asilo in tre appartamenti al centro di Santa Cecilia. Gli Sprar, inoltre, rappresentano l’unico sevizio in grado di garantire certezze sugli ospiti, in quanto ufficialmente in condizione di asilo politico.
Luella Mazzara
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