la raSsegna itinerante

Capovilla “rilegge” Pasolini al Nuovo

Primo appuntamento del progetto culture contemporanee Hubitat

SALERNO. “Hosting Unbelievable Brains”: è l’acronimo di Hub, il network delle culture contemporanee sorto tra Salerno e Avellino e che si affaccia su tutta la Penisola proponendosi come modello di promozione del territorio attraverso una piattaforma artistica “ad alto tasso creativo”. Prende il via stasera (ore 21), al Teatro Nuovo, “#HUBitat”, il primo focus del progetto che ne costituisce un assaggio iniziale e prevede: seminari, incontri, concerti, ideati nell'intento di condividere azioni performative senza confinarle nell'ambito spettacolare ma cercando al contempo di nutrire il suolo territoriale affinchè possa generare appunto “cervelli incredibili” attraverso cellule laboratoriali in cantiere. Ad inaugurare l’iniziativa, promossa dall’associazione Hub con sede in città, sarà quello che è stato indicato come il “Reading dell'anno”; protagonista ne è Pierpaolo Capovilla, frontman de Il Teatro degli orrori, che rileggerà Pierpaolo Pasolini ne “La religione del mio tempo” - amorevole e dissacrante poema poetico scivolato nell'oblio - che prevede, oltre al brano che dà il titolo alla performance, la “Ballata delle madri” e “Una luce”. A seguire, è previsto il concerto delle Lilies on Mars, duo-project al femminile di origini italiane ma da tempo in trasferta a Londra.

Domani sera, la rassegna si sposterà al Teatro 99 Posti di Mercogliano dove si esibiranno il cantautore Manuel Volpe, e a seguire i Luminal. Sabato sera, nel parco del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino l’attore e regista Antonio Rezza presenterà il suo Pitecus, scritto da Flavia Mastrella. L’#HUBitat irpino si concluderà domenica, presso l’Auditorium del Centro Sociale di Montoro Inferiore, con la compagnia Scena Verticale che presenterà lo spettacolo “Italianesi”.

Alessandra De Vita

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