“Capoclasse” sulle tavole Arriva il vino del Profagri

“Capoclasse” è il nome del fiano prodotto dagli studenti del Profagri, il Professionale per l’agricoltura di Salerno.

Un nome maestoso, per rendere l’idea della scuola ma anche dell’importanza e dell’eccellenza del vino e che fino alla presentazione al grande pubblico è rimasto top secret. “Capoclasse” è stato il frutto del duro lavoro di più di cento studenti del Profagri, soprattutto della sede di Capaccio, all’interno della vigna a Gromola, che gli studenti hanno seguito passo dopo passo dalla vendemmia fino all’elaborazione del vino, producendo circa tremila bottiglie, che ben presto saranno disponibili presso un punto vendita dell’Istituto a Battipaglia e su un e-commerce dedicato, in fase di elaborazione, per iniziare anche la vendita online. Non solo produzione e vendita di vino, il Profagri abbraccia tutta l’agricoltura e presto saranno messe in vendita marmellate e succhi di frutta prodotti dagli studenti.

Una scuola al passo con i tempi sempre più vicina al territorio che si prefigge l’obiettivo di diventare un punto di riferimento in tutta la provincia di Salerno. «In due anni abbiamo lavorato tanto, abbiamo creato un nostro brand con un nome moderno – ha dichiarato il preside Alessandro Turchi – sei sedi e il 25,9% in più di iscrizioni rispetto allo scorso anno. Gli studenti hanno lavorato due giorni per cambiare il volto della propria scuola e renderla piacevole armati di vernice e pennello, ora il vino, tutto questo è solo un punto di partenza, tanti sono i progetti del Profagri che ancora prenderanno vita». L’Istituto professionale per l'agricoltura dal prossimo anno si amplia: di plessi infatti ne avrà sei. Alle sedi di Salerno, Castel San Giorgio, Capaccio, Angri e Battipaglia, si aggiunge quella di Sarno.

Serena Valeriani

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