Capo dello Stato a Napoli Donna gli chiede il lavoro

Appello della madre di una ex dipendente del Ministero della giustizia, ha cercato di incontrare Napolitano andando per due giorni a Villa Rosebery

Mattinata a Villa Rosebery per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la signora Clio, in soggiorno privato a Napoli. Il Capo dello Stato avrebbe confidato ad alcuni amici di voler utilizzare i giorni che trascorrerà in città fino al 6 gennaio per il riposo e per rimettersi da un lieve raffreddamento e dalla raucedine. Una reazione al suo discorso di fine d’anno e al passaggio dedicato alle numerose lettere ricevute sulle difficoltà del mondo del lavoro è venuta da dalla 70enne V.M., che per il secondo giorno si è recata a Villa Rosebery per consegnare al Capo dello Stato un appello per la riassunzione della figlia di 44 anni, ex dipendente del ministero della Giustizia. Affetta da claustrofobia e da esaurimento nervoso, la donna non riusciva ad utilizzare gli ascensori delle alte torri del nuovo Tribunale di Napoli, e nel 2008 è stata costretta a dimettersi. Adesso, in gravi difficoltà economiche, chiede di essere riassunta e destinata a qualunque sede giudiziaria d’Italia, a patto che non debba utilizzare gli ascensori. La donna è stata invitata ad inviare per posta la lettera preparata per il presidente della Repubblica. «Ho ascoltato il suo discorso il 31 dicembre - ha detto la madre ai giornalisti - ed ho pensato di rivolgergli questo appello, sono anni che scrivo alle autorità».