Capi falsi fatti passare per “outlet”

La Finanza sequestra in un negozio del centro prodotti contraffatti di note griffe

Outlet della moda vendeva capi contraffati. Il punto vendita è stato scoperto nel centro di Battipaglia. La ditta individuale gestiva anche un secondo punto vendita nel casertano, a Teverola, in un grosso centro commerciale. I finanzieri del nucleo operativo di Battipaglia hanno trovato oltri 500 capi contraffati che presentavano i marchi di note griffes italiane. I tessuti, invece, erano di basso costo prodotti in Cina. C’è il sospetto che venissero confezionati nel Napoletano, nelle tante sartorie abusive. A leggere il listino i prezzi non erano proprio concorrenziali. I capi di abbigliamento e gli accessori contraffatti avevano un prezzo prossimo a quelli originali.

Nei due punti vendita i finanzieri della locale tenenza, diretti dal tenente Aldo Ferrari, hanno scoperto capi firmati, quali maglie, pantaloni, foulard, giacconi, camicie, cinte, scarpe e borse di griffe: Burberry, Ralph Lauren, Fay, Gucci, Liu Jo, Prada, Moncler, Refrigiwear, Fendi, Armani, Hermes, Hogan e tante. I punti vendita avevano anche una numerosa clientela accaparrata grazie a forme pubblicitarie e striscioni “civetta” davanti agli esercizi commerciali. Nel corso dei controlli, i finanzieri hanno trovato al lavoro quattro giovani commesse battipagliesi. Le ragazze erano state assunte senza regolare contratto. Il titolare le impiegava in nero, senza versare i tributi e i contributi previdenziali.

La merce sequestrata, secondo i prezzi praticati alla clientela, se fosse stata venduta ad ignari consumatori, tratti in inganno dall’aspetto elegante dei due punti vendita, avrebbe fruttato oltre 60mila euro. La truffa ai clienti è stata smascherata grazie alla solerzia dei finanzieri che non si sono lasciati ingannare dalle apparenze. Il responsabile dei due punti vendita – un cittadino di Teverola – è stato denunciato alla magistratura per i reati di contraffazione e ricettazione. L’uomo, inoltre, è un evasore totale, non avendo presentato la dichiarazione dei redditi negli ultimi quattro anni. L’attività di indagine prosegue per risalire alla filiera dei capi contraffatti.