Nocera Superiore 

Capannoni coperti di amianto Ennesima diffida al sindaco

NOCERA SUPERIORE. Una diffida, l’ennesima, al sindaco di Nocera Superiore per chiedere la rimozione di un ingente quantitativo di lastre di amianto presenti sul territorio comunale. A riaccendere i...

NOCERA SUPERIORE. Una diffida, l’ennesima, al sindaco di Nocera Superiore per chiedere la rimozione di un ingente quantitativo di lastre di amianto presenti sul territorio comunale. A riaccendere i riflettori su una vera e propria bomba ambientale situata nel cuore di Taverne, all’incrocio con viale Europa, sono le Guardie ambientali che da quasi 5 anni hanno segnalato il pericolo. La prima denuncia risale infatti al mese di agosto del 2014. Poi sono seguiti. Dopo la denuncia delle Gadit, avvalorata da sopralluoghi e relazioni della Asl, dei Noe e dell’Arpac.
«In seguito alle nostre attività di sorveglianza e tutela del territorio - racconta la presidente provinciale, l’avvocato Concetta Galotto - abbiamo individuato in prossimità di via Taverne, un capannone adibito a ricovero di animali la cui copertura risulta composta da grosse lastre di amianto in pessimo stato di conservazione. Inoltre, come abbiamo documentato anche con rilievi fotografici, le lastre si presentano rotte in più punti e il materiale ha perso le caratteristiche di sicurezza. Non amo gli allarmismi, ma neanche le prese in giro che pesano sulla pelle della gente».
Il sindaco Giovanni Cuofano ha finora emesso ben tre ordinanze sindacali che tuttavia non hanno sortito alcun effetto. La prima il 23 febbraio del 2015, la seconda dopo 3 anni, precisamente nell’aprile del 2018, e la terza a distanza di pochi mesi, il 7 settembre del 2018. Da allora il silenzio. In sostanza le tre ordinanze, secondo le Guardie ambientali, sarebbero ripetitive ed anche inutili visto il perdurare del pericolo che sta andando ben oltre i 30 giorni concessi ai proprietari del capannone per presentare tutta una serie di documentazioni, richieste al fine di arrivare alla caratterizzazione dei materiali incriminati e la conseguente rimozione.
«Nell’ordinanza si richiama l’altissima pericolosità per la salute e per l’ambiente delle fibre di amianto responsabili in particolare di una patologia neoplastica della “mesotelioma pleurico fa notare ancora Concetta Galotto - ma ciò nonostante un problema tanto delicato continua ad essere affrontato solo sulle carte».(l .t.)
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