Capaccio, tre auto in fiamme nella notte

Il rogo è scoppiato nel Parco dei Tigli in località Licinella. Indagini in corso, si sospetta un incendio doloso

CAPACCIO PAESTUM. Incendio nella notte: tre le autovetture distrutte dalle fiamme. Il fatto è avvenuto dopo le 2 di ieri. Sulla vicenda indagano i carabinieri della caserma di Capaccio scalo e di Agropoli intervenuti sul posto per gli accertamenti del caso. Potrebbe trattarsi di un incendio di matrice dolosa. La proprietaria di una delle tre auto andate distrutte avrebbe infatti dichiarato ai carabinieri di essere stata vittima di minacce nei giorni scorsi per motivi di carattere personale. Non si esclude però che il rogo possa essere scaturito anche a causa di un improvviso cortocircuito. Le indagini dei carabinieri sono in corso.

L’incendio ha causato danni ai proprietari dei veicoli per decine e decine di migliaia di euro. L’episodio si è consumato all’interno del complesso residenziale “Parco dei Tigli”, nella contrada marittima della Licinella, in prossimità delle palazzine della “Residenza Doria”. A lanciare l’allarme sono stati gli stessi residenti del “Parco dei Tigli” che, alle prime ore di ieri, sono stati svegliati dal frastuono improvviso creato dall’incendio che ha interessato i tre veicoli. Tante, infatti, le persone che sono scese in strada per verificare l’accaduto, compresi i proprietari delle vetture. Immediatamente sono stati allertati i vigili del fuoco del distaccamento di Eboli, che hanno raggiunto la borgata della Licinella con l’ausilio di diverse autobotti. Da una prima ricostruzione, le fiamme hanno avuto origine da una Smart parcheggiata in strada fra una Fiat Brava e una Mercedes classe A, poi in pochi minuti hanno avvolto gli altri due veicoli.

I vigili del fuoco giunti hanno provveduto a spegnere l’incendio, prima di procedere con i necessari sopralluoghi alla ricerca di elementi per accertare l’origine del rogo. Sul posto anche i carabinieri che hanno messo in sicurezza l’area. Nella zona circostante ai veicoli incendiati non è stato rinvenuto nulla di sospetto che potesse far pensare al dolo. L’unico indizio al momento sarebbero le presunte minacce ricevute dalla proprietaria di una delle tre autovetture.

Saranno le indagini dei carabinieri, agli ordini del capitano Giulio Presutti, a far chiarezza sulla vicenda e ad accertare se si è trattato di un incendio di matrice dolosa o accidentale causato da un possibile cortocircuito.

Angela Sabetta

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