IL CASO

Capaccio Paestum, telefonia: tre antenne in sospeso

Manca il piano. Impianti senza regole: è rischio disordine

CAPACCIO PAESTUM - Rischia di diventare una “giungla” di antenne il territorio capaccese. In attesa dell’approvazione di un “piano antenne”, che manca nella città dei templi, continuano a susseguirsi richieste di installazioni di impianti di telefonia mobile dei diversi gestori nazionali. Sono di questi giorni le richieste di Iliad, per una stazione radio base in via Pedale Castagneto, e di Vodafone e Wind, per tre sostituzione di infrastrutture carrate esistenti e di installazione di un nuovo impianto radio trasmissione per telefonia mobile Raw Land in località Fornilli, in via Aldo Moro. Si aggiungono ad altre richieste già pervenute all’area- servizio Suap nei mesi scorsi. Le ultime richieste rimarranno pubblicate all’albo pretorio comunale per trenta giorni al fine di raccogliere eventuali osservazioni.

Mesi fa fu la volta del gestore Wind Tre che era pronto a predisporre un’antenna su un terreno privato all'interno del centro abitato di Licinella. L’annunciata installazione suscitò preoccupazioni tra i residenti, allarmati dalle presunte conseguenze dei campi elettrodomestici. Da circa due decenni in loco c’è un’antenna della Telecom, alla quale doveva affiancarsi quella del gestore Wind Tre. Sebbene non sia comprovato che la causa delle patologie siano le onde elettromagnetiche, i residenti hanno manifestato tutto il loro timore.

E il sindaco Franco Alfieri e la sua giunta fin da allora hanno preso tempo, dando intanto incarico a un tecnico, l’ingegnere Gaetano Criscuolo , a predisporre il “piano antenne”. Questi dovrà occuparsi di stabilire i punti dove poter installare le stazioni per le radio telecomunicazioni sul territorio comunale e compiere una mappatura dei campi elettromagnetici.

Andrea Passaro