L'EVASIONE

Capaccio Paestum, mancano otto milioni. Il Consorzio di bonifica fa la guerra ai morosi 

L’ente ha affidato la riscossione ad una ditta specializzata

CAPACCIO PAESTUM. Tempi duri per i morosi del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum. Per la riscossione l’ente, diretto dal commissario Biagio Franza, ha deciso di affidare la riscossione ad una ditta specializzata. Il procedimento di riscossione necessita di una regolamentazione anche attraverso l’aggiornamento dell’anagrafica e i dati catastali. Basti pensare che, in centinaia di casi, le bollette sono state inviate anche ai contribuenti deceduti da decenni.
Gli eredi, che si sono visti recapitare l’avviso, in gran parte non pagano ed il tributo resta ciosì inevaso. Il tutto perché non si è provveduto ad aggiornare l’anagrafica e, quindi, proceduto con le volture. A breve, l’ente consortile indirà una gara ad evidenza pubblica per affidare in appalto, ad una società specializzata, la riscossione dei crediti vantati nei confronti dell’utenza.
Ammontano a circa otto milioni i tributi mai versati al Consorzio per l’utilizzo della risorsa idrica, in particolare ad uso irriguo. Di questi, attraverso il piano di risanamento, l’ente ha incassato circa due milioni di euro.
Angela Sabetta