IL CASO SQUECCO

Capaccio Paestum, il Tar spegne le sirene di Croce Azzurra

«Non c’è pregiudizio per la salute pubblica»: lo stop dell’Asl è legittimo, via le ambulanze

CAPACCIO PAESTUM - Le ambulanze di “Croce Azzurra”finiscono nei garage: i giudici del Tar spengono le sirene delle onlus. E mandano le carte ai giudici contabili. Con un’ordinanza, le toghe della seconda sezione salernitana del Tribunale amministrativo regionale hanno respinto la richiesta di misura cautelare avanzata da “Croce Azzurra - Città di Capaccio”, “Croce Azzurra - Città di Agropoli” e “Croce Azzurra - Città di Acerno”, le onlus riconducibili all’imprenditore Roberto Squecco. E passano un colpo di spugna sulle convenzioni che l’Asl aveva stipulato con le associazioni di pubblica assistenza: torna in vigore il provvedimento di sospensione firmato da Mario Iervolino, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale, l’11 giugno scorso, dopo il corteo di ambulanze a sirene spiegate, che aveva animato le strade di Capaccio Paestum per festeggiare l’elezione a sindaco di Franco Alfieri.

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