L'ALLARME

Capaccio Paestum, il “Ponte del Diavolo” ora rischia di collassare

A denunciare il pericolo di crollo è l’ingegnere Contini del Consorzio di Bonifica

CAPACCIO PAESTUM. L’antico ponte sul fiume Sele e villa Ricciardi versano in condizione di pericolo. In particolare, il “Ponte del Diavolo” sta messo davvero male. Scricchiola. Al precedente allarme lanciato da storici e intellettuali sui pericoli di stabilità che sta correndo, ora si aggiunge quello degli ingegneri del Consorzio di Bonifica Sinistra Sele di Paestum. I funzionari dell’ufficio tecnico sollecitano la necessità di rimetterlo in sicurezza i ponendo dei problemi di natura strutturale,
Sotto accusa sono, secondo gli ingegneri idraulici, le radicali modifiche idrogeologiche apportate alle sponde dalle violente esondazioni del fiume. Costruito nel 1871 in mattoni e cemento, per molto tempo in passato, il ponte ha collegato la contrada di Ponte Barizzo alla SS18, prima che il percorso della Statale venisse deviato grazie alla realizzazione dell’attuale ponte con piloni in cemento armato.
«Attualmente si registra un serio fenomeno di erosione in destra idraulica - spiega l’ingegnere Guido Contini, dirigente e progettista dell'ufficio Tecnico del Consorzio - poiché le ondate di piena del Sele hanno in pratica cancellato circa 80 metri di terreno golenale, facendo crollare anche lo storico muro di scafa. Tutto ciò ha determinato una deviazione radicale del flusso dell’acqua, che ora finisce con forza contro la pila destra a monte, minando le fondamenta della struttura con il rischio di innescarne, alla lunga, il collassamento improvviso; da notare che l’impeto delle piene, in questi anni, ha eroso e fatto crollare anche parte della strada prospiciente la sponda destra”.

Oreste Mottola
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