POLITICA

Capaccio Paestum, elezioni comunali: “staffetta” del Pd tra Voza e Alfieri

I dissidenti accarezzano l’idea di un candidato “forte”

CAPACCIO PAESTUM - Gli ultimi due nomi sono usciti dalle parti di “Laboratorio Politico”, il gruppo dei nove ex consiglieri che hanno dimissionato Francesco Palumbo. Nomi “pesanti”: dall’ex sindaco Italo Voza , al capostaff del governatore De Luca, Franco Alfieri . Entrambi sono in attesa del parere del presidente della Regione. Voza non si muoverà senza la certezza che non si troverà Alfieri sulla sua strada. Far muovere Alfieri è inutile disponendo dell’altro pezzo da 90 sulla scacchiera. Il gennaio 2019 della politica capaccese riparte da qui. “Laboratorio” è anche tentato da Pasquale Quaglia , ex presidente del Consorzio di Bonifica, imprenditore agricolo di Ponte Barizzo, giù astro mastelliano. Quaglia chiede però “un ritorno della politica” e la fine delle liste civiche. Tradotto: la fine delle mani libere dei singoli consiglieri. Voza continua ad animare i giochi incassando il “quasi” sostegno di Leu di Mauro Gnazzo . «Se Ital oscende in campo, io mi ritiro per sostenerlo». Parole di Gnazzo. Voza vuole un lasciapassare direttamente da De Luca. E nel frattempo dall’ultimo arrivato, Lucio Di Filippo , arriva l’idea di proporsi come “secondo” di Teresa Palmieri . L’idea del ticket verrebbe vista con entusiasmo nella popolosa contrada Vannulo, terra di entrambi. Senza pesi politici ingombranti, accreditati professionalmente, appartenenti ad ottime famiglie del ceto medio e imprenditoriale. sarebbero subito “la svolta”. Di traverso al percorso di Quaglia ci sarebbero i suoi “obblighi” con il mondo Coldiretti che non gli permetterebbe di sottrarsi alle elezioni per il governo del Consorzio di Bonifica e quindi alleanze da sottoscrivere e inimicizie da caricarsi. E quell’immagine da vecchio pur con un’anagrafe da maturo. Qualche sera fa sera, in dibattito televisivo sull’argomento, un “ex di lusso”, Pietro De SimonE, già sindaco socialista, uno dei pochi con un intero quinquennio di carica alle spalle, confessava in pubblico come «gli fosse venuta voglia» di ricandidarsi. Uno dei più accreditati di successo, l’ingegnere Rosario Pingaro , al vertice della Bcc locale, “rassicura” che «non potrà candidarsi per via di patti parasociali». La via di Enzo Sica sembra farsi sempre più sgombera se riuscirà a convincere il fratello Franco a farsi da parte. Il più atipico e per questo assai simpatico, Pietro Sabia , ex calciatore di talento e commerciante di successo di materiali agricoli, estensore del sito paestuminrete.it, si sgancia dal chiacchiericcio sui soliti noti, e si “lancia” sulle donne in politica: Assunta Di Marco e l’ex vicesindaco Teresa Palmieri.

Oreste Mottola