IL CASO

Capaccio Paestum, Alfieri sogna un palazzetto dei Templi

Il sindaco ordina agli uffici di progettare l’impianto sportivo per le gare internazionali modello Ancona

CAPACCIO PAESTUM - Il Comune di Capaccio Paestum, guidato dal sindaco Franco Alfieri , è pronto a realizzare un impianto sportivo al coperto per ospitare eventi internazionali. A tal proposito, la giunta municipale ha fornito atto di indirizzo agli uffici affinché predispongano il relativo progetto. Nei giorni scorsi è stato conferito il mandato agli uffici tecnici comunali, che dovranno progettare la maxi-struttura.

L’impianto che dovrebbe essere realizzato deve seguire l’esempio del Palaindoor di Ancona. Una struttura, in quel caso, che misura una lunghezza di 100 metri, una larghezza di 60 e altezza di circa 19 metri, con oltre 2mila posti a sedere: costò circa 10 milioni di euro. È l’unica struttura in Italia, seguita da un altro impianto similare, ma di dimensioni inferiori che è collocato nella città di Padova. L’impianto che dovrà sorgere a Capaccio Paestum, dovrebbe prendere posto in terreni, a confine con il Comune di Agropoli, in parte comunali, presenti tra la località Linora e la località Licinella (lato Agropoli) per una superficie complessiva di circa 100 ettari. Per realizzare il Palaindoor “dei templi” sarebbero necessari circa 10mila metri quadrati di terreno; nello spazio restante Alfieri sogna di realizzare il parco giochi modello Gardaland promesso in campagna elettorale. Nelle scorse settimane, si sono tenuti alcuni incontri, anche con progettisti di fama internazionale, che dovrebbero occuparsi di mettere su carta l’idea progetto del Palaindoor.

Una struttura simile è a Ponticelli, con una pista di atletica di 160 metri, ma è dismessa. Quella capaccese quindi, che si collocherebbe a livello di Ancona, sarebbe il punto di riferimento di tutto il centro-sud Italia. Per essere autosufficiente dovrà essere una struttura “multi-sport”: oltre ad una pista di atletica di 200 metri, saranno predisposti spazi per la ginnastica, basket, fitness e body building per la preparazione atletica. La struttura (al coperto) andrebbe a completare l’offerta di impiantistica sportiva all’aperto che offre la limitrofa città di Agropoli, che con la sua pista “Pietro Mennea”, di 400 metri, fa concorrenza all’impiantistica sportiva delle città più grandi. Ma mentre la capitale del Cilento si sta specializzando in eventi sportivi che si svolgono per lo più in primavera, a Capaccio Paestum le manifestazioni si terrebbero nel periodo compreso tra dicembre e marzo, periodo appunto dedicato ad attività indoor. Una complementarietà che certamente porterebbe un movimento di persone, tra atleti e accompagnatori, di notevole rilievo, funzionale alla destagionalizzazione del turismo non solo nei due Comuni menzionati ma esteso anche ad una buona fetta di Cilento. Ci sarà da reperire i fondi: un investimento per la sola struttura sportiva, che ospiterebbe eventi nazionali ed internazionali, di circa 10 milioni di euro.

Alfieri è a caccia di finanziamenti europei e regionali che possano agevolare la concretizzazione del progetto. Alfieri spera di riuscire a realizzare l’infrastruttura nel giro di un paio di anni. Quello che ad oggi è un sogno, domani potrebbe essere il volano della città dei templi. Al mare, alle bellezze archeologiche e alle ricchezze enogastronomiche si unirebbe un’altra leva, che è quella dello sport.

(re.pro.)