La tragedia

Capaccio: muore anche il secondo operaio folgorato

Il 46enne era ricoverato da mercoledì sera in gravissime condizioni. L'imprenditore agricolo era stato colpito da una fortissima scossa elettrica

CAPACCIO PAESTUM. Si aggrava il bilancio delle vittime dell’incidente avvenuto mercoledì pomeriggio, a Gromola di Capaccio Paestum dove, per cause ancora in via di accertamento, una potente scossa elettrica ha investito in pieno cinque persone intente a sistemare un palo dell’illuminazione all’interno di una villetta. Dopo il decesso all’istante del 28enne ebolitano Walter De Nigris, si è spento ieri in ospedale anche Martino Marino, 46 anni, di Capaccio Paestum. Coinvolti nell’incidente sul lavoro ma con conseguenze meno gravi, anche il 38enne Felice Andreioli, figlio del proprietario della ditta che si stava occupando dell’installazione degli impianti elettrici, Vincenzo Alfano, proprietario della villetta, e Carmine Sessa, operaio salernitano.

Mercoledì pomeriggio Martino Marino si sarebbe trovato lì per caso: era in un terreno vicino e si sarebbe offerto di aiutare gli operai a installare il palo nel giardino della villetta. In base a una prima ricostruzione degli inquirenti (le indagini sono affidate ai carabinieri di Capaccio agli ordini del capitano Manna), mentre De Nigris e Marino sollevavano il palo dell’illuminazione, a causa della vicinanza ai fili dell’alta tensione, si sarebbe creato un arco elettrico che ha folgorato i due, colpendo anche gli altri tre uomini che si trovavano a poca distanza. Il 46enne, all’arrivo dei soccorritori della Croce Azzurra Città di Agropoli, intervenuti sul posto con quattro ambulanze, era stato trovato privo di sensi ma ancora vivo.

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Trasferito in ospedale a Battipaglia insieme con gli altri feriti, era stato poi trasportato in eliambulanza al Ruggi. Le sue condizioni sono apparse critiche sin da subito. Nel pomeriggio di sabato la situazione è peggiorata tanto che i medici avevano avvisato i familiari che, probabilmente, non avrebbe superato la notte. Il suo cuore ha smesso di battere poco prima dell’alba di ieri. Marino lascia due figli, Pietro e Speranza, e la moglie Claudia Seno, già provata dalla scomparsa del fratello Giuseppe, morto appena un mese fa per un arresto cardiaco mentre giocava a calcetto con gli amici a Mattine.

Martino era molto benvoluto e amato per la sua generosità e grande disponibilità. Amava i motori e spesso partecipava ai raduni col suo fuoristrada. Nella giornata di oggi dovrebbero svolgersi i funerali. Anche il sindaco Italo Voza non ha voluto far mancare lasua vicinanza ai familiari dell’imprenditore capaccese: «Con Martino la nostra comunità perde una colonna, un punto di riferimento – afferma il primo cittadino in una nota – perché oltre a essere un instancabile lavoratore, era sempre generoso, disponibile e partecipe nelle iniziative sociali, come ad esempio nell’organizzare la Festa del Carciofo e il Carnevale. Ci ha lasciato una persona onesta, un esempio per tanti giovani, sono veramente rattristato e vicino ai familiari, in particolare alla moglie Claudia, che in queste ultime settimane è messa a dura prova dalla vita che gli sta riservando momenti assai dolorosi».

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