LA DECISIONE

Capaccio, i sigilli dei giudici sull’impero di Squecco

La Corte di Cassazione boccia i ricorsi dei parenti dell’imprenditore

CAPACCIO PAESTUM - Sigilli blindati. L’impero di Roberto Squecco non si tocca. Parola dei giudici della Terza sezione Penale della Corte di Cassazione, che bocciano i quattro ricorsi proposti dal parentado dell’imprenditore capaccese, ritenuto patron occulto d’onoranze funebri e associazioni di primo soccorso.

Confermata l’ordinanza del 16 dicembre scorso, quella emessa dal Tribunale del riesame di Salerno, che corazzò il decreto con il quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, aveva sottoposto a sequestro alcune società considerate di titolarità del manager della Piana, i conti correnti e i beni strumentali ad esse riconducibili.

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