Capaccio, bonificata l’area della discarica di Cannito

Completata la messa in sicurezza con l’esclusione di pericoli per la comunità L’assessore Crescenzio: «Non sono andati in fumo i rifiuti che abbiamo stoccato»

CAPACCIO PAESTUM. L’ex discarica comunale di Cannito, interessata il 4 agosto da un incendio, è stata messa in sicurezza e ricoperta da uno spesso strato di terra. L’assessore all’ambiente Crescenzio Franco ribatte a tutte le polemiche e dubbi su possibili contaminazioni ambientali, chiarendo che l’amministrazione «ha agito nella massima trasparenza a tutela dei cittadini. Stupisce, purtroppo, l’atteggiamento di chi ha approfittato di questo episodio (o ha bassamente tentato di farlo), dimostrando quanta poca conoscenza della materia abbiano in tanti».

Franco spiega come gli interventi di spegnimento siano stati tempestivi: «L’amministrazione ha emesso la prima ordinanza preventiva, a meno di un’ora dall’allarme, inibendo precauzionalmente la permanenza nei luoghi e il consumo di specifici alimenti. Il Comune ha approntato ogni misura di somma urgenza per contenere potenziali pericoli, giacché durante lo spegnimento le fiamme hanno lambito l’area sensibile, provocando la distruzione di una parte di telo di protezione del sito. Le misure adottate dai competenti uffici dell’ente, in accordo con le forze dell’ordine, magistratura e Arpac, hanno condotto a un’azione preventiva e di risanamento terminata il 6 agosto, che ha consentito di scongiurare ogni rischio che l’incendio potesse far bruciare i rifiuti stoccati».

Precisa ancora in modo netto l’assessore per evitare ulteriori fraintendimenti: «Il sopralluogo e i rilievi dell’Arpac del 5 agosto hanno escluso rischi. Tuttavia, l’amministrazione ha già provveduto a richiedere specifiche analisi ambientali per fugare ogni dubbio. L’ottimo risultato è stato possibile grazie all’attenzione dell’amministrazione per i temi ambientali e la prevenzione, e soprattutto all’abnegazione di tecnici che non hanno lasciato per tre giorni il campo, all’azione di esperti e imprenditori locali che hanno messo a disposizione mezzi e beni».

Il sito di stoccaggio si trova al di sotto di uno strato di terreno di un metro e ottanta centimetri coperto con teli protettivi, e occupa circa 2000 metri quadri.

«L’amministrazione Voza ha terminato il Piano di caratterizzazione dell’area nel 2010. È emersa la non necessità di una bonifica – conclude Franco – ma solo della messa in sicurezza e di un capping definitivo. Si è preso atto del progetto definitivo di riqualificazione paesaggistica ed ambientale dell’ex discarica. L’intervento prevede la realizzazione di un Centro di educazione ambientale e di un canile municipale. Il costo delle opere è di circa due milioni e 800mila euro, coperti mediante mutuo con quota di ammortamento stimabile a quanto oggi paga il Comune per il fitto dell’area e l’integrazione di fondi propri oltre a contributi regionali».

Avviata la procedura di esproprio dell’area per la realizzazione del progetto di riqualificazione.

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