Caos sulla Mingardina Ipotesi tavolo permanente

Vivace confronto alla Proloco di Camerota tra i sindaci della zona e Pierro Battibecco tra il primo cittadino Romano e l’assessore provinciale

CAMEROTA. Un tavolo permanente per l’emergenza Mingardina. È la proposta dei sindaci e degli amministratori locali del basso Cilento; proposta immediatamente accolta dall’assessore provinciale alla viabilità al termine di un incontro al vetriolo tenutosi ieri sera presso la sede della Proloco di Marina di Camerota. Incontro organizzato dai consiglieri comunali di opposizione di Camerota a seguito della manifestazione di protesta messa in atto domenica sera sulla Mingardina. Tre ore di discussione durante le quali sono volate parole forti tra l’assessore Pierro ed il sindaco Romano. Un vivace battibecco tra istituzioni dinanzi a decine di cittadini che hanno espresso sdegno ed amarezza per un problema che si protrae da circa un anno.

«La responsabilità del costone roccioso a monte della strada è del Comune – ha messo in chiaro Pierro - la Provincia non ha responsabilità, anzi è l’ente danneggiato. Abbiamo fatto tutto ciò che il sindaco di Camerota ci ha chiesto poi, improvvisamente, ha fatto marcia indietro. Tutto ciò che dico è documentabile», ha ribadito Pierro leggendo alla sala un documento che il sindaco di Camerota ha inviato il 14 giugno alla Provincia dove si dichiarava disponibile “ad effettuare gli interventi d’urgenza per la messa in sicurezza dell’area interessata dalla frane mediante intervento di rocciatori per la bonifica e di ogni altra iniziativa che si rendesse necessaria”. «Avevamo preso accordi a voce - si difende Romano - Pierro aveva promesso che l’intervento dei rocciatori lo avrebbe posto in essere lui».

Sulla stessa linea di Pierro anche il primo cittadino di Centola, Carmelo Stanziola. «Il sindaco di Camerota ha commesso una leggerezza - ha dichiarato Stanziola, ribadendo pubblicamente a Romano che -la Provincia ha fatto esattamente quello che tu hai chiesto. Questo però – ha precisato Stanziola – non significa che la Provincia può tirarsi fuori e lasciare da soli noi sindaci. Ringrazio tutti i presenti – ha poi concluso – perché finalmente le istituzioni si sono messe intorno ad un tavolo per risolvere il problema. Ora non è il momento delle polemiche, bensì il momento di risolvere un problema che sta mettendo in ginocchio le nostre comunità». Idea questa condivisa dalla maggior parte dei presenti.

L’assessore Giuseppe Carelli di Celle di Bulgheria ha invece prospettato la possibilità di un percorso alternativo recuperando un vecchio sentiero situato al di sotto della Mingardina.

In conclusione la Provincia ha garantito la turnazione delle guardie provinciali nei prossimi fine settimana nella zona interessata dal restringimento, mentre l’ufficio tecnico della Provincia contatterà la ditta che dovrà svolgere i lavori di messa in sicurezza per verificare la possibilità di spostare i pali posti a sicurezza degli automobilisti sulla carreggiata ed effettuare un intervento immediato. Intanto il segretario del Partito Democratico di Camerota, Bonifacio Garofalo, ha richiesto le dimissioni del sindaco Antonio Romano e del consigliere delegato alla viabilità Ciro Troccoli.

Vincenzo Rubano

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