COMMERCIO IN CRISI

Caos saldi, tre date sul tavolo per lo start

La Regione non ha fissato l’avvio della campagna degli sconti: 11, 12 e 15 gennaio in ballo

SALERNO - Si parte l’11 o il 12 gennaio con i saldi in Campania. L’avvio del periodo di sconti, però, è subordinato alle decisioni del Governo e, soprattutto, alla “colorazione” della Campania dopo le decisioni che saranno prese dall’esecutivo nazionale nelle prossime ore. Proprio per questo motivo, come terza ed ultima ratio, s’ipotizza anche il 15 gennaio. Tre date possibili, dunque, per una scelta che dovrebbe essere definitiva già oggi, quando finalmente potrebbe diventare ufficiale il giorno in cui si darà il via alle vendite con i prezzi scontati.

L’incontro in Regione. Non è bastato l’incontro di ieri in Regione a cui hanno preso parte l’assessore regionale al Commercio e alle Attività produttive, Antonio Marchiello, e le associazioni di categoria. Una riunione fissata da tempo per fare chiarezza su una situazione che, giorno dopo giorno, diventava sempre più nebulosa. Perché le voci, come le date dello start dei saldi, si sono ricorse incessantemente. Così come sono diventate sempre più pressanti le proteste dei commercianti che, nei saldi, vedono un’occasione unica per tentare di risollevare un po’ il giro d’affari che quest’anno, causa pandemia, è stato piuttosto misero. Tant’è che il mercato si è trasformato in una giungla, il più delle volte senza regole. Così mentre in molti rispettano la normativa e attendono il via libera, altri precorrono i tempi e, pur non avendo autorizzazioni, iniziano con le vendite promozionali che non sono altro che saldi “camuffati”.

La posizione di Confcommercio. L’incertezza regna sovrana e non aver ancora una data certa è sinonimo di approssimazione. «La situazione è ancora incerta », spiega Pasquale Russo, direttore generale di Confcommercio. «È singolare che la Campania sia l’unica regione a non aver fissato una data mentre in una situazione di incertezza come questa sarebbe stato necessario avere certezze per consentire alle aziende di organizzarsi e prepararsi». Secondo il dirigente dell’associazione di categoria, «anche se è evidente che molti esercizi hanno già cominciato con le promozioni, pur non potendolo fare e vanificando l’effetto di stimolo per i consumi che solitamente aveva la stagione dei saldi, sarebbe stato utile che anche la Regione Campania avesse fissato una data considerando anche il rischio di chiusure che potrebbero far saltare completamente il periodo dei saldi».

Le proposte di Confesercenti. L’indecisione sul da farsi è uno dei maggiori problemi, che rischia di vanificare gli sforzi e il rispetto delle regole che la maggior parte dei commercianti ha adottato finora, anche a costo di enormi sacrifici. «Non è stato deciso ancora nulla», rimarca il presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo. «La Regione ha preso atto del nuovo innalzamento dei contagi degli ultimi giorni ed è in tal senso in attesa del nuovo decreto legge che sancirà i comportamenti da tenere dopo il 6 gennaio e la zona che verrà assegnata alla Campania». Nell’attesa, Confesercenti chiede al Governo «chiarezza e adeguata tempistica » in quanto a detta di Schiavo «l’incertezza ha fatto quasi più danni del Covid ed è inaccettabile non avere ancora notizie certe da qui a tre giorni circa la riapertura delle attività commerciali. La trasparenza - sottolinea Schiavo - è fondamentale, mettendo in chiaro che i saldi potrebbero rappresentare una piccola ancora di salvezza per i nostri esercenti, potrebbero dare un po’ di ossigeno per consentire a qualcuno di sopravvivere. Ma solo se, ovviamente, la riapertura dei negozi sarà possibile e non soggetta a restrizioni. In ogni caso urge saperlo subito».

La posizione dei commerciati salernitani. Al meeting in Regione ha preso parte anche Mario Arciuolo, direttore della Fenailp. «La volontà dei nostri associati del settore moda - puntualizza Arciuolo - è quella di far iniziare i saldi il prima possibile. In un mercato ormai disorientato non avrebbe senso ritardarne l’inizio anche in considerazione che ormai molti dettaglianti hanno già adottato le vendite promozionali, mentre i colossi dell’e-commerce non hanno mai smesso di concludere i loro business scavalcando qualunque regolamento e tutti i decreti ».

Gaetano de Stefano