Caos Poste, vertice dei sindaci a Buccino

Soddisfatti a metà i primi cittadini dopo la riunione in prefettura. Salati: «La protesta non si ferma»

GIOI. Sono soddisfatti a metà i sindaci che hanno partecipato all’incontro di venerdì in prefettura a Salerno, per scongiurare la chiusura di 45 uffici postali del Cilento e del Vallo di Diano. L’incontro è stato convocato dal prefetto, Gerarda Maria Pantalone, con 37 sindaci e i vertici aziendali di Poste, i direttori delle filiali di Salerno Fabio Avella e di Sala Consilina Concetta Martino, incontro al quale erano presenti i consiglieri regionali Gianfranco Valiante e Giovanni Fortunato. Se da un lato infatti è stata ribadita la data del 10 dicembre per la chiusura degli uffici, dall’altro c’è stato l’annuncio del direttore della Filiale di Salerno Fabio Avella che ha detto che l’azienda intende valutare singolarmente ogni chiusura degli uffici, quindi esaminare con maggiore attenzione ogni cessazione di servizio e soprattutto, nel caso in cui debba avvenire la cancellazione di uno sportello, potenziare al massimo quello più vicino. Il prefetto ha annunciato che chiederà una proroga alla chiusura, con una lettera ufficiale che sarà inviata alla direzione amministrativa di Poste Italiane a Roma.

Secondo il prefetto questo passaggio è fondamentale per «prendere altro tempo e far continuare la trattativa». Ma i sindaci non fermano le loro iniziative. «Siamo pronti ad azioni di protesta – ha spiegato Andrea Salati, sindaco di Gioi - se non c’è un passo indietro sul provvedimento». Tra le azioni di protesta c’è la possibilità di inoltrare ricorsi amministrativi perché viene disatteso «non solo il decreto legislativo del 2008, ma pure quello del 2011 che è più vicino alle esigenze delle realtà come quelle cilentane e valdianesi».

I sindaci si sono dati appuntamento domani a Buccino alle 16.30, per capire insieme cosa fare contro il piano d i Poste Italiane che intende tagliare in maniera indiscriminata gli uffici. «Un piano che definire selvaggio – ha detto il sindaco di Buccino, Nicola Parisi – è davvero poco». «La guerra è ancora lunga – aggiunge il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia – e abbiamo vinto solo la prima battaglia ritardando la chiusura al 10 dicembre. Cercheremo di sovvertire il provvedimento ed evitare le paventate chiusure». Dunque, se resta fissata la data del 10 dicembre come ultimo giorno di operatività dei 45 uffici postali, prosegue anche la concertazione per tentare di ottenere un’ulteriore sospensione o una modifica del provvedimento.